Dubbi d'amore

da Antonio per Anna

È dura non amarla più..o meglio rendersi conto di non averla mai davvero amata..il prenderne atto lo metterei tra i sentimenti duri della vita, crea una certa amarezza e anche un senso di vaga sconfitta personale, pur non essendolo..l'amore, l'amore..amore affettuoso e amichevole (quello che provo per lei), amore con tachicardia (quello che provo per un'altra), amore soffuso, amore litigioso, amore onesto e disonesto..come mi sento adesso io, disonesto..lei è la mia vittoria sociale, il trofeo da sbandierare in pubblico dopo anni di tormenti e delusioni..lei, bellissima e intelligente, siamo una coppia forte e apparentemente ben assortita..il suo arrivo nella mia vita ha livellato varie cose, ammetto che ha aggiustato un po' la mia "reputazione" che negli ultimi anni era andata indebolendosi..il mondo sembra non essere fatto per i single, e io lo sono stato per anni, dopo aver chiuso la relazione più importante con la mia ex, mi sono in realtà chiuso dentro una specie di lutto, che io stesso non riconoscevo come tale, anzi declinavo in mille sfumature pur di non raccontarmi la verità, mi auto-ingannavo come un playboy forte e sicuro, ma in realtà collezionavo disastri sentimentali brevi e confusi, che non facevano che aggiungere caos al mio cuore in balia degli eventi, rendendomi a tutti gli effetti, single. Agli eventi sociali come di fronte alle difficoltà personali della vita, ero in effetti solo, e tale solitudine mi pesava più di quanto riuscissi a me stesso ad ammettere. E poi arriva lei, splendida, affettuosa, seria, che sa dare vicinanza ed empatia, dolcezza e allegria, come si può non amarla? E invece può sembrare incredibile ma non la amo, e prenderne atto fa male, almeno qui, nel segreto della privacy, voglio ammetterlo: non la amo. Mi fa comodo stare con lei, non sono più un ragazzino, ho 41 anni e la necessità di formare una famiglia è diventata vera e impellente, e lei è lì, completamente pronta a costruire una relazione solida con me. Ma che posso farci se la sua presenza mi stanca? Se dopo aver fatto l'apparizione "pubblica" poi voglio star solo? Che posso farci se la sua voce mi da noia, i suoi modi mi lasciano sempre perplesso, forse io sarò troppo esigente, anzi sicuro, ma noto in lei alcune note stonate, lievi sfumature eh, per carità, se fossi meno sensibili neanche le noterei, ma che nonostante le sue doti mi indicano anche un sottile egoismo, un nascosto egocentrismo, un velato senso di dominio con una punta di cattiveria che a momenti mi mette addirittura in allarme. Non so come spiegarmi, è come se la vedo perfetta finché va tutto bene, finché si sente amata è voluta. Ma appena "avverte" nell'aria il seppur minimo "rifiuto", potrebbe ritorcersi contro, diventare vendicativa e arrogante, come se pretende un amore di cui non è mai sazia, una fusione totale che mi crea una sottile ansia, un'intimità sia fisica sia mentale costante, che non lascia spazio alla mia personalità di respirare il fresco ossigeno della mia essenza. Sono molto preoccupato per tutta questa situazione, stare solo ormai mi spaventa, ma anche l'idea di stare tutta la vita con lei mi preoccupa a dir poco, mi crea fortissime perplessità. Dentro di me l'amore è, dopo appena pochi mesi, già finito.Provo forte tachicardia invece per un'altra donna, e so che la tachicardia è un segnale immenso che ci invia il corpo, una guida quasi infallibile, e lei, la mia fidanzata, non me l'ha creata un solo istante, in questi mesi mai profondamente emozionato nel vederla, mai un sussulto alle sue apparizioni, mai un brivido con i suoi baci, mai le farfalle nello stomaco, il nulla totale e ci faccio caso ora, in questa mattinata all'alba in cui non riesco a dormire s ono qui a scrivere fiumi di parole perché non so con chi altro confidarmi. Fino a che punto una scelta razionale, stare con una persona razionalmente, avrà un suo scotto da pagare? Che tipo di conto mi verrà chiesto? Visto che ogni cosa ha un suo prezzo, qual è il prezzo dello stare con qualcuno che abbiamo capito di non amare? Quanto è moralmente disonesto, mentalmente duro e fisicamente faticoso? Il mio corpo fa davvero fatica con lei, provo un sottile fastidio. Già queato non dice tutto?

27 dicembre 2021 - Isernia

Categoria: Dubbi d'amore

da UnaLei

Sei in un bel casino. Ma se posso aiutarti, ti racconto la mia esperienza. Simile alla tua, se non che il fastidio x lui lo sto provando solo ora dopo 15 anni di convivenza. E provo x lui le stesse cose che provi x la tua ragazza. E mi sento in gabbia, mi sento str*nza perché non so amarlo come meriterebbe, mi sento apatica alla sola idea di dover per forza continuare questa convivenza forzata x altri anni. Non ho mai avuto passione x lui, farfalle nello stomaco morte da tempo, solo tanta routine e tanta scontentezza. Eppure se mi guardo attorno vedo ragazzi si molto calorosi e passionali si più vivi e frizzanti di lui, si più emozionanti, ma con intenzioni talmente basse e contorte da farmi avere paura. So che non posso continuare a stare con Lui solo x impegno sociale che ci siamo presi davanti a tutti, ma so anche che non Amo e che potessi tornare indietro sarei più sincera con lui fin dall'inizio. Magari sarebbe cambiato qualcosa, magari no... però mi sarei tolta sto peso dallo stomaco. Forse oggi baratterei il mio Status Sociale x la mia libertà. Si..sola...ma forse più felice e realizzata. Quello che vorrei è vivere una Storia di Amore senza etichette, senza programmi prestampati, senza costruzioni fasulle. Solo x la voglia di stare bene insieme e passare il tempo in ottima qualità... quando si ha voglia di farlo e non perché si è costretti.
Auguri.
La strada la conosce il tuo cuore.

27 dicembre 2021

da UnaLei

Lo scotto da pagare?
La tua Infelicità e alla lunga anche quella dell'altra.
Perché puoi continuare a negarlo a te stesso, x un po', ma poi la verità verrà fuori preponderante, invadente, a reclamare il proprio posto. Quello di voler essere FELICE.
Sai io a Lui sono quasi "devota" ma non grata. Mi ha tolto il 70% della mia vitalità. Come puoi notare ora sto vedendo solo ciò che mi ha tolto, e non ciò che mi ha dato perche credo sia maggiore il disagio avuto x questa scelta sbagliata, portata avanti. A distanza di anni, chiedo solo di essere Felice, x quel che mi rimarrà da vivere
Perché sembra stupido a 40 anni pensare alla morte, ma più avanti invece ci pensi. Non come desiderio ovviamente, ma inizi a farti domande e a tirare somme.
Ma da qui a li, quanto mi rimane?
E come passerò il tempo?
Con chi? Sarò felice? Sarò soddisfatta? Ho coltivato bene? Ho concluso qualcosa?
E li, Caro, arrivano tutte le risposte senza sconti, come un fiume in piena. Una verità dolorosa ma essenziale. Bisogna farci i conti
Auguri

28 dicembre 2021

da Una a caso

Ecco anche la mia rispostina, quello che provi tu è successo anche a me tempo fa con un ex, mi ricordo che mi infastidiva il suo essere appiccicoso e possessivo, voleva sempre tenermi la mano in pubblico ed ero fortemente disgustata dalla sua mano sudata, e dal suo modo di dimostrare per forza a tutti come se io fossi un trofeo, un pesce preso all'amo, poi con gli anni cominciava a darmi fastidio il suo odore personale, specialmente a letto, perciò non cel'ho fatta e anche se è stata dura lasciarlo (era uno che non si voleva fare lasciare mai) sono riuscita a lasciarlo, preferisco la solitudine ad un rapporto inutile e senza nessuna ragione di esistere.
Probabilmene lui voleva una servetta di casa, ma io non ero quella.

11 giugno 2022