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da Anonimo per Anonima

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da Anonimo

È proprio questo il bello: se davvero lui ha ragione, dirgliele di persona sarebbe perfettamente inutile, ma anche scriverle su una dedica in fin dei conti, lo è.

Anzi viste certe risposte che ho letto, in fin dei conti una certa utilità la sta avendo: mettere in guardia chi si comporta più o meno nello stesso modo, non per indole vera e propria e immodificabile come lui ha scritto, ma solo per quella strana sindrome culturale spiccatamente italiana, del "cerco di fregarti perché sono convinto/a che giocare pulito non conviene ed è da stu**di", che fare questo sistematicamente nelle relazioni tra persone è la stessa cosa che rotolarsi nel fango come i maiali: presto o tardi ti capiterà quello che lo fa meglio di te, che per di più ci prova anche gusto e che ti batte con l'esperienza! :-P

26 maggio 2019

da Una ...

Anche a me sembra la storia della volpe e dell ‘uva

26 maggio 2019

da Altrabugiarda

Sai che ti dico?se la psico ti ha preso x il naso avrà centrato i tuoi punti deboli, quindi tu le hai dato soddisfazione e lei ha moltiplicato le sue bugie.e poi quali menzogne?..sai il detto "in guerra e in amore..."Una donna è tremenda quando vuole qualcosa, coraggio con gli anni imparerai a difenderti!:-)

26 maggio 2019

da Autore

Cercherò di rispondere pacatamente alle risposte alla mia dedica, ma sinceramente mi fa ribollire il sangue quando alcune persone sussiegosamente ti danno del disinformato e poi sciorinano una cultura da Wikipedia, mostrando delle lacune imbarazzanti (come mi accingo a spiegare fra poco). Innanzitutto rispondo a chi sostiene che io parli da uomo ferito e pertanto non molto lucido sull'argomento, che probabilmente si comporta come la volpe con l'uva. No, non sono la classica volpe che dice peste e corna dell'uva solo perché non riesce a prenderla. Ho frequentato tante ragazze in vita mia, e con tutte ho avuto degli alti e dei bassi: a volte mi sono comportato da str*nzo io, a volte si sono comportate da stronze loro, etc.; nessuno è perfetto, né io né quelle che ho frequentato, e siamo tutti umani in un certo senso, quindi è lecito sbagliare e comportarsi male a volte. E' capitato che le altre si comportassero male con me così come è capitato che io mi comportassi male con loro, nulla di sensazionale, sono cose che succedono e probabilmente saranno capitate a tutti nella vita, no? Non esistono rapporti idilliaci e, come già detto, nessuno è perfetto. Per quanto dunque potessimo comportarci male in alcune occasioni, né io né loro abbiamo mai oltrepassato certe linee. Se non altro, con tutti i difetti che avevano le precedenti, ho avuto la fortuna di aver avuto a che fare con persone oneste e in una certa misura di sani princìpi, con una minima struttura valoriale insomma. La ragazza da me descritta non ha nessuna struttura valoriale, mente in modo patologico e non si fa nessuno scrupolo a manipolare le persone (come me o altri) per i suoi obiettivi, per poi giustificarsi con qualche frase fatta o banalizzazione, anche se quello che ha fatto è orribile e destabilizzante dal lato psicologico. Non ho voglia di andare nel dettaglio perché ci sarebbero troppe cose da dire quindi chi mi vuole credere deve giocoforza assumere che io stia dicendo la verità, pur non palesando i dettagli personali della vicenda da me vissuta. Mi limito solo a dire di non aver mai avuto a che fare con una persona simile e che a distanza di quasi due anni non mi sono ancora ripreso, ma non per questo la mia disamina è poco lucida, anzi, sono davvero convinto di aver conosciuto abbastanza questa ragazza da poter dire che con tutta probabilità è assolutamente incapace di provare qualsivoglia empatia affettiva e rimorso, e se c'è una cosa di cui sono certo era (e suppongo sia ancora adesso) la sua tendenza a mentire patologicamente. Detto ciò, vorrei rispondere al tipo che ha scritto che non sono "neanche troppo ben informato" nel modo più pacato possibile; non mi piacciono le critiche poco costruttive ma mi hai fatto davvero arrabbiare, ma non perché mi hai dato del disinformato: se davvero ne sapessi di più di me sarebbe stata una critica ancora più lecita ma hai sciorinato una cultura da Wikipedia e hai dimostrato di non conoscere neanche la differenza tra empatia affettiva e cognitiva, che sono due concetti assai diversi. Prima però vorrei farti notare che mi hai messo in bocca cose che non ho mai detto: ho chiaramente scritto che la psicopatia (intesa come insieme di tratti e NON come disturbo mentale, in quanto non compare nel DSM-V e pertanto non può essere categorizzata come tale anche se le pagine di Wikipedia italiana e inglese lo definiscono erroneamente come disturbo mentale) PUO' essere correlata a disturbi mentali (come quelli del cluster B dei disturbi della personalità, quali il Borderline, il disturbo Narcisistico e/o il disturbo Antisociale) ma non ho mai detto che NECESSARIAMENTE deve essere correlata a suddetti disturbi, che comunque, se ci sono, possono essere in comorbidità tra loro). Ad esempio il disturbo Narcisistico può presentare alcune caratteristiche del fattore 1 della psicopatia (come la mancanza di empatia affettiva, le sensazioni di grandiosità e la tendenza alla manipolazione) mentre il disturbo Borderline può presentare alcune caratteristiche del fattore 2 della psicopatia (come l'impulsività e l'aggressività). Sia chiaro che parlo di specifici tratti psicopatici, non della psicopatia nel complesso (che non spetta a me qualificare, ma agli esperti della Psychopathy Check-list, lo strumento per qualificarla quando supera il punteggio di 30/40). Ho infatti specificato nel mio messaggio che parlo della psicopatia in senso subclinico e per "psicopatica" intendevo dire una persona con altissimi tratti psicopatici, non necessariamente una psicopatica vera e propria (anche se personalmente non lo escludo). Se vedi che una persona mente patologicamente, manipola chi le sta accanto senza scrupoli e non prova alcun tipo di rimorso nel farlo puoi benissimo dire che quella persona ha degli elevati tratti psicopatici, pur non avendo le competenze per qualificarla come psicopatica vera e propria. Ti faccio una critica che spero ricorderai: quando hai scritto che gli psicopatici (persone con alti tratti psicopatici, NdR, se ancora non fosse chiaro cosa intendo per psicopatici) deficitano della Teoria della mente hai fatto uno scivolone pazzesco! Le persone con alti tratti psicopatici non hanno nessun deficit serio di Teoria della mente (che riguarda l'empatia cognitiva, non affettiva); sono gli autistici ad avere tipicamente seri problemi di Teoria della mente (e quindi di empatia cognitiva): mentre gli autistici fanno fatica a capire cognitivamente i punti di vista altrui, gli psicopatici in genere possono comprenderli, ma semplicemente non gliene importa nulla (e pertanto non sono incentivati a cambiare i loro comportamenti, se non per pura convenienza personale). Questa, in soldoni, è la differenza tra empatia cognitiva (di cui deficitano soprattutto gli autistici) ed empatia affettiva (di cui deficitano soprattutto gli psicopatici). Quindi non è affatto detto che gli psicopatici non sappiano relazionarsi con le persone, anzi, in molti casi si tratta di persone molto intelligenti e questo le rende ancora più pericolose per via della loro tendenza a mentire spregiudicatamente per manipolare le persone a proprio piacimento. Per ultimo rispondo a chi dice che dovrei dirle queste cose in faccia: mi dite che senso avrebbe, se, per definizione, non è capace di provare alcun rimorso né sentimenti profondi? Credo di aver già detto che questa dedica non ha alcuna utilità pratica e che serve solo a farmi sfogare, no?

27 maggio 2019

da Anonima

Io credo che, schematizzare taluni comportamenti umani/mentali sia riduttivo. La psichiatria, la psicologia clinica non sono scienze esatte seppur studiate in ambito accademico, come nel mio caso, perché non suscettibili di criterio di generalizzazione seppur ammissibili di indici di inclusione all'interno di pattern che vanno valutati globalmente. Ora, nessuno mette in dubbio che lei stia raccontando una verità, la sua. E, la bugia patologica o no, resta tale, impattante per chi la subisce. Oltre che una problematica inerente un ambito patologico, dovrebbe essere valutata anche in termini relazionali, senza scendere in disquisizioni prettamente scientifiche che non daranno soddisfazione agli interlocutori, protagonisti, ecc. Se si è reso conto di tali criticità, dovrebbe cercare di gestire la cosa, allontanandosi dalla fonte di tale destabilizzazione o gestendola in maniera razionale, cosa difficile quando sono in gioco i sentimenti. Cerchi, piuttosto, di capire perché sente il bisogno di scrivere qui piuttosto che affrontare la cosa in altri contesti. Posso comprendere il suo disappunto, comunque...All'interno di questo sito, la realtà mostra distorsioni patologiche per tutti. Un caro saluto

27 maggio 2019

da Anonimo

Anonimo
Ma ché te frega di quello che dicono e scrivono qua dentro?
Solo tu sai cosa hai veramente provato. E nessuno qua dentro può giudicare la tua vita in quanto esseri totalmente estranei a te.
Ti sei sfogato.
E hai fatto bene.
Non dare peso alle scemenze scritte.
Tu hai i tuoi valori sicuri e certi...e non possono certo alcune considerazioni od interventi superflui intaccarli.
Stai sereno...ti auguro con tutto il cuore di conoscere persone migliori.
Continua a sfogarti...perche' fa bene al cuore.
Un caro abbraccio.

27 maggio 2019

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