Ricordi

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da BETTY per NATALE DEI NONNI

Quando ero piccola, il Natale si preparava così: qualche giorno prima della vigilia si andava nei boschi a raccogliere il muschio per fare il presepe ed alcuni rami di pino per fare l'albero.
L?albero di Natale si addobbava con cose semplici e senza illuminazione.
Alla vigilia si andava in chiesa due volte: la prima volta si andava per confessarsi, la seconda volta si andava a mezzanotte per assistere alla messa. Tornati da messa si andava a letto aspettando il mattino per vedere se c?era qualche dono: i bambini ricevevano dei fichi secchi, dei mandarini, delle arachidi e le bambine anche una bambola di pezza. Nel giorno di Natale si festeggiava in famiglia con il pranzo, i piatti tipici erano: gli agnolotti, il cappone e l'uva appassita della vendemmia precedente. Non potevano mancare i dolci che erano: il panettone e la torta fatta in casa. I bambini mettevano, fuori dalle stalle, fieno e acqua credendo che Gesù Bambino (Babbo Natale non lo conoscevano) ed il suo asinello mangiassero e bevessero il fieno e l?acqua.
Si conoscevano le canzoni di Natale e nella Santa notte, passavano gli zampognari con le zampogne a suonare di paese in paese.
Il pomeriggio natalizio si trascorreva in famiglia oppure si giocava fuori casa con la neve molto amata dai bambini.
Che semplicità, ma quanta armonia e dolce atmosfera si respirava!!!

Nonna Betty.

16 dicembre 2008

Categoria: Ricordi

da matteo

adesso invece nonna, i presepi e gli alberi sono fatti interamente di plastica perchè nessuno ha tempo e voglia di andare nei boschi, su dieci persone una sola va a messa amezzanotte perchè le altre nove persone non importa come mai il natale esiste, e i bambini trovano sotto l'albero solo dozzine di giocattoli di plastica identici a quelli che hanno già nlle loro camerette, ma ti rendi conto?

16 dicembre 2008

da BETTY

Hai ragione caro Matteo, ed è per questo che a me piace ricordare il Natale di quando ero bambina e farlo conoscere, attraverso il mio messaggio, ai giovani di oggi, affinchè si rendano conto dell'abboddanza che hanno, ma che non sanno apprezzare!

Ciao da nonna Betty.

16 dicembre 2008

da ele

Ti invidio, davvero.. ora abbiamo tutto, ms nessuno sa aprrezzarlo perchè è scontato.. abbiamo tutto, ma proprio per questo non capiremo mai quanto deve essere piu bello lavorarci, creare una piccola gioa con le tue mani..che tristezza.
per matteo invece, ti ho scritto sotto una dedica di bettu nella categoria vita. Hai letto?
Un bacio a entrambi e comunque.. buon Natale!

19 dicembre 2008

da BETTY

Cara Ele,
avevamo proprio poco noi bambini, ma il nostro cuore era sempre colmo di gioia e di serenità!
Quando potevamo quindi ricevere un piccolissimo dono, eravamo euforici e pieni di entusiasmo: QUELLO CHE NON VEDO ORA NEI MIEI NIPOTI CHE RICEVONO, TUTTO L'ANNO, MOLTI GIOCATTOLI E DOPO POCHE ORE LI METTONO DA UNA PARTE E DICONO: "CHE COSA FACCIAMO ADESSO?".
Mi spiace per i giovani che non hanno trascorso gli anni tra il 1950 ed il 1970, perchè non hanno provato e non proveranno mai l'esaltazione di piccole gratificazioni che ti venivano offerte!

Ciao e bacioni da nonna Betty.

19 dicembre 2008

da IR

che meraviglia, avrei tanto voluto vivere i tuoi tempi con tanta semplicita'ho 47 anni madre di una figlia di 21 la vita mi hariservato tante cose brutte solo il dono della figlia e' stato bellissimo ma mi e' mancato tanto quel mondo semolice che tu ricordi. baci e auguri.

19 dicembre 2008 - Prato

da ele

infatti è proprio cosi.. Perche quando non hai nulla basta una piccolissima cosa a renderti felice, quando hai tutto anche la cosa piu grande, piu bella, piu costosa..non ti da la stessa emozione. Ed è triste.. abbiamo tutto..macchine, cellulari, macchinette fotografiche, computer.. e piu si va avanti, piu si perdono lecose semplici che sono le piu belle.. i bambini con apparecchi teconologici, che giocano a fare gli adulti invece di correre nel parco e rotolarsi nel fango come anni e anni fa e come dovrebbe essere. Se ci penso mi viene da piangere! Anche io avrei voluto provare l'emozione di gioire per un pasticcino, o di aspettare impazientemente la domenica per mettere il vestito bello e tante altre cose.
Comunque ti ammiro, e ammiro cio che scrivi, è davvero bello complimenti. Scusa se ti do dl tu, ma ti sento"vicina" e dandoti del lei, risulterei distaccatissima.. Ciao, buonanotte!
ele

20 dicembre 2008

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