Rispondi alla dedica

L'invio delle risposte è gratuito, le informazioni del mittente sono opzionali.

Il tuo nome
Regione Provincia

Testo della risposta

Non pubblichiamo le risposte che contengono:

  • parole abbreviate "stile sms": ke cmq qnd sn...
  • lingue diverse dall'italiano (es. dialetti);
  • messaggi personali;
  • provocazioni o insulti;
  • testi non attinenti alla dedica;
  • richieste di informazioni personali;
  • solo giudizi senza darne una motivazione;
  • numeri di telefono, e-mail o siti Internet;

In ogni caso ci atteniamo alle linee guida di Google per il tipo e la qualità dei contenuti inseriti.
Vi invitiamo a leggere attentamente le NORME PER I CONTENUTI.

Dedica a cui stai rispondendo

Ho imparato che la vita non si lascia capire.
Si può solo sentire.
Ed è nel sentire che tutto accade: l’amore, il dolore, la nostalgia, la speranza. Sono tutti strumenti con cui l’esistenza ci tocca, ci plasma, ci rivolta come vento in mezzo al mare.
Ho capito tardi che non tutto ha una risposta.
Alcune domande non vanno risolte, ma custodite. Come si fa con le lettere mai spedite, con gli abbracci trattenuti, con gli sguardi che si sono cercati senza mai incontrarsi.
Ci sono amori che arrivano come temporali d’estate: intensi, improvvisi, senza logica. Ti rovesciano addosso tutta la verità che avevi evitato di guardare. E poi svaniscono, lasciandoti fradicio e confuso, ma finalmente vivo.
E allora capisci che non sempre l’amore è destinato a restare: a volte serve solo a svegliarti. A ricordarti che il cuore non è una cassaforte, ma una ferita aperta che pulsa vita.
L’amore “quello vero” non entra in una definizione.
Non è possesso, né promessa, né equilibrio.
È una vertigine.
È scegliere di camminare sul bordo, pur sapendo che potresti cadere. È fidarsi del vuoto.
E nonostante la paura, dirgli sì.
Viviamo in tempi in cui tutto deve essere chiaro, misurabile, utile. Ma l’amore… l’amore è l’ultimo spazio sacro dell’incomprensibile. È il mistero che resta.
È ciò che ci ricorda che siamo più di carne e pensieri. Siamo attesa, mancanza, desiderio.
Siamo l’eco di qualcosa che ci supera, che ci chiama, che non sappiamo spiegare.
Eppure rispondiamo.
Sempre.
Ho imparato che l’amore, se è vero, non ti completa.
Ti spezza.
Ti ricompone in un modo che non conoscevi.
Ti insegna che non sei il centro del mondo, ma solo una piccola luce nella costellazione fragile di un altro.
E in quella fragilità, ci si può abitare. Anche solo per un attimo.
Anche solo per l’eternità di un istante.