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Alcune amiche mi hanno fatto più volte pressione per scrivere un post sulla violenza sulle donne, perché di questo argomento non se ne parla mai abbastanza.
La violenza che subiscono molte donne è di varia natura, può essere psicologica, nell’ambito lavorativo e famigliare, e all’estremo, fisica ed arrivare allo stupro, spesso è l’epilogo finale di una violenza morale che in molti casi dura da tempo o al contrario, cioè prima si subisce violenza sessuale e poi psicologica, minacce di morte, ricatti ecc…..
Spesso è una amica, una moglie, una figlia, una parente, una vicina di casa, una collega.
Molti uomini, non tutti certamente, compiono violenze di ogni genere in famiglia, non è raro che prendano di mira la propria figlia, o la propria sorella, che subisce violenza sessuale e tace perché oltre a subire uno shock formidabile è portata a vivere nel terrore con minacce e persecuzioni continue e questo è diventato da alcuni anni un grave reato penale per il quale si può finire in prigione ed è chiamato stalking.
La maggior parte delle volte, quando avviene uno stupro nella propria famiglia su una figlia o una sorella, la madre ne è completamente all’oscuro, non percepisce il grave dramma che avviene tra le mura domestiche.
Chi subisce violenze sessuali spesso finge una freddezza e una indifferenza fuori del consueto perché completamente soggiogata dal “mostro”che la tiene in pugno in un clima di minacce costanti che si protraggono nel tempo.
Comprendo che questo post possa far inorridire molte di voi che leggono e che vedono la cosa impossibile nel loro ambito famigliare, purtroppo ciò non è così per tutte.
La maggior parte delle violenze sessuali secondo le statistiche avvengono proprio dove nessuno se le aspetta:-Nella propria casa, nell’ambito parentelare !!!!
Sto scrivendo questo post proprio per queste persone….
Se qualcuna di voi che legge vive questa triste e squallida realtà, non deve più indugiare, non deve più tentennare, non deve più avere dubbi, deve denunciare prima possibile questa nefandezza alle autorità competenti, alle forze dell’ordine.
Se la ragazza è certa che la propria mamma non ne sa nulla deve assolutamente portarla a conoscenza dei fatti ed aiutata e confortata da lei deve svelare questa esperienza terribilmente dolorosa denunciandone i fatti.
Se si prova troppa vergogna con la propria mamma, si può trovare sostegno in una cara amica, o in una zia della quale si ha fiducia e stima.
Questo vale anche nell’ambiente lavorativo, nelle scuole, nelle palestre, ovunque accade di incontrare un “orco”.
Non dovete vergognarvi.
Non dovete aver paura.
Non dovete tacere.
Non dovete sopportare.
Dovete denunciare le violenze che subite chiunque ne sia protagonista!!!
E voi ragazze che avete la fortuna di non vivere assolutamente queste tragiche realtà, se vedete una ragazza in classe o sul lavoro che si sente a disagio, che si chiude in un mutismo esasperato, che non si lascia mai andare a un sorriso e vive costantemente una tristezza esplicita disegnata sul volto senza mai un raggio di sole che le riscaldi l’animo e i suoi occhi, probabilmente sta vivendo un dramma famigliare che la umilia, la terrorizza e le fa vivere costantemente e incessantemente la vita in una situazione di vergogna che non le spetta assolutamente.
Aiutatela, datele amore, amicizia,calore, conforto,e forse ritroverà il coraggio di uscire dal tremendo buio che qualche “mostro” l’ha costretta a vivere.
Aiutatevi, aiutatela a tornare alla luce!!!
La serenità si può recuperare.
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