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Dedica a cui stai rispondendo

Scrivo ciò come un flusso di coscienza, quando scrivo tendo sempre ad enfatizzare, romanticizzare e a discostarmi dall'effettiva realtà, tale è il motivo per cui desidero ricorrere a questa tecnica di scrittura.
Avere 20 anni non è facile, ogni età ha i suoi problemi e per ognuno tali sembrano insormontabili. Probabilmente tra un paio d'anni tutto ciò mi sembrerà così banale.
apprezzo la mia vita ma voglio di più. Miro a raggiungere uno status di felicità, che poi felicità non è. La felicità per me è rappresentata da momenti, eppure sono mesi che non riesco a raggiungere appieno un momento di felicità.
Non è apatia la mia, ho tante emozioni, MA... esse sono così brevi, o almeno... non provvedono a farmi star meglio, a darmi una botta di vita.
Ho 20 anni e studio vicino casa, non sono indipendente, avrei tanto desiderato poter studiare fuori ma non avendo le giuste possibilità non mi sono sentita di pesare così tanto sui miei genitori.
Ho 20 anni e provo malessere quando vedo chi ha più di me, anzi no, provo malessere nel vedere chi studia fuori, chi ha avuto le possibilità che a me purtroppo sono mancate.
Non voglio piangermi addosso anche se magari l'intento può apparire questo.
Il mio sfogo si rifà principalmente ad un qualcosa di interiore, un'avversione che inizia da me e termina a me.
Perché non riesco a trovare nulla che mi faccia star bene, che mi porti un po' di serenità, e perché voglio costantemente ciò che al momento non posso avere.
Ma poi... perché dovrei volere l'impossibile, non so neanche se possa trarne benefici.
A casa emotivamente non manca niente, anche il loro sostegno, il loro aiuto: c'è è palese, a casa sto bene ma ho bisogno di distaccarmi, vorrei allontanarmi dalla realtà attuale, impersonificare le caratteristiche interiori della persona di cui sono solito descrivermi agli sconosciuti: vivace, fortunata, libera.
Amo viaggiare e questo è diventato il mio rifugio, ogni mese programmo un viaggio, anche nei posti più impensabili, solo perché ho bisogno di staccare la spina, di rapportarmi a nuove persone e nuovi orizzonti.
io sono curiosa e come tale ho bisogno di scoprire tutto ciò. Eppure è un'arma a doppio taglio: la curiosità ti rende suo schiavo, entri in un loop che ti porta all'impensabile ed è lì che ti senti così vuoto.