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Dedica a cui stai rispondendo

Oggi odio tutti. Ogni tanto mi ricordo di essere stata buttata fuori di casa a 24 anni quando mi mancavano due esami per finire la triennale. Che ho poi finito a 28 anni dopo sangue sputato nel tentativo di lavorare fra lavori precari e dallo stipendio insufficiente. Oggi ne ho 29, adesso mi mancano 5 esami alla specialistica. Al momento, se la situazione non degenera sono in gara per il massimo voto. Ma finirò sicuramente scoccati i 30. Ed oggi mi ricordo di odiare tutti perché faccio un lavoro di mer*a che personalmente mi fa schifo, ma mi permette di studiare. Perché lavoro per mio babbo, che vista la mia disperazione mi ha concesso un part-time a contratto. Ma con la sua indole narcisistica il fallimento dei miei successi mi mi viene da lui rinfacciato tutti i giorni. Oltre a non dare fiducia alle mie capacità mi blocca anche nella costruzione autonoma del mio futuro, decidendo lui, per me, cosa va bene e cosa no, e impedendomi concretamente (ovvero tagliandomi i fondi) di realizzarmi.
Mi fa così schifo questo lavoro che preferivo pulire i cessi delle piscine in pieno agosto quando la gente la faceva sul bordo, e non parlo di pipí. Vorrei solo studiare per finire presto perché nel frattempo invecchio e nessuno mi prenderà a lavorare con una laurea in filosofia. I miei colleghi perdono un sacco di tempo fra festini e svegliarsi la mattina ad orari improbabili e improponibili, e sono giovani. Io ho tutte le mutande bucate perché sto cercando di risparmiare il più possibile per potermi permettere di non lavorare un anno per finire in santa pace l'università. I miei genitori nel frattempo si comprano la casa al mare e la barca. Non mi hanno fatto neanche una cena per la laurea. E io odio tutti. Il bello è che sicuramente finita l'università la situazione non migliorerà perché la vita è un pendolo che oscilla fra il dolore e la noia.

Poi mi passa, sia ben chiaro. E sono anche consapevole di non essere messa così male, credo. Però oggi odio tutti, concedetemelo :')