Si parla spesso di sognatori, di fantasie, di mondi immaginari...chi di noi non si è mai lasciato andare a fantasie consolatorie? ..ma quando siamo veramente dei sognatori?io credo che lo siamo fino a quando non sappiamo di esserlo.se riconosco di avere la tendenza a sognare, se mi rifugio nel mio mondo ideale e invento qualcosa che non c'è, l'isola che non c'è, non posso considerarmi una vera sognatrice, perché nell'ammettere il sogno ho già riconosciuto il suo contrario, cioè la realtà.ho comunque tracciato un solco fra i miei desideri, a volte irrealizzabili e tutto il resto, il mio quotidiano, le varie esperienze che invece vivo e che mi lasciano con l'amaro in bocca.certo autoconfortarsi nei sogni aiuta, ma sedersi a tavolino e tessere la trama dei propri sogni o cimentarsi per regalare sogni al prossimo, diventano gesti un po' studiati, meno spontanei. Sempre degni, sempre giustificati, sempre ammirevoli, come ammirevole è un poeta che ci trasmette le sue emozioni. Però chi è invece il vero sognatore? Beh, secondo me per esserlo bisogna davvero vivere la realtà come se fosse un sogno, nella mancanza totale di consapevolezza...è impossibile? Forse per chi vive fuori dal mondo..io ci sono stata...ma solo adesso che il sogno è finito, lo riesco a raccontare.