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Dedica a cui stai rispondendo

È difficile scriverti, a distanza di anni, è difficile per me fare i conti con il passato e con i ricordi che mi legano a te, ma sento il bisogno di farlo, perché la scrittura forse può tornare a unire le nostre anime e a mettere un punto a una storia che ancora non riesco a cancellare dal mio cuore.
Ricordo la sera in cui ci siamo detti addio, ricordo la rabbia che ho provato, una rabbia così forte che ha preso il sopravvento sull’emozione principale che stavo provando in quel momento: dolore. Dolore perché sapevo che era la fine, che ti stavo perdendo davvero e per sempre. ...Per sempre...ti ricordi quando pronunciavi queste parole? “Saremo amici per sempre, ti vorrò bene per sempre, ci sarò sempre”. I “per sempre”, da allora, mi fanno paura. Perché io credevo in quel “per sempre”, ma non siamo stati abbastanza forti da mantenere la promessa.
Mi manchi, Andre. Mi manchi dal primo istante in cui ci siamo detti addio, anche se al momento non me ne rendevo conto, ero troppo arrabbiata e delusa per ammettere che sentivo già la tua mancanza. Forse la verità è che pian piano mi ero abituata alla tua assenza...su una cosa avevi ragione, il nostro rapporto non era più quello di una volta, tante cose ci avevano allontanato: amicizie, amore, interessi diversi, divergenze. Eppure io continuavo a volerti bene come il primo giorno, ti vedevo ancora come il ragazzino dai capelli spettinati e dal sorriso spontaneo e contagioso che era riuscito a conquistarmi come nessun altro prima di allora. Forse è per questo che non riesco a dimenticarti, nonostante siano passati tanti anni dal nostro addio...perché sei stato il primo che è riuscito a toccarmi il cuore. Ricordo tutto di noi, ricordo la sera che ci siamo conosciuti, i giorni passati a scuola insieme, il primo abbraccio, il primo bacio sulla guancia. E poi i messaggi, le nostre chiacchierate al telefono durante l’estate, il modo in cui mi hai guardata dopo tre mesi passati lontani l’uno dall’altra, le tue mani intrecciate nelle mie, le tue telefonate, le tue parole dolci e gentili, le nostre risate, la nostra complicità. Ricordo ogni cosa, potrei andare avanti all’infinito. Ricordo però anche le cose brutte, ricordo il tuo orgoglio, il tuo atteggiamento vendicativo, ricordo i mesi in cui ci siamo allontanati, le tue dure parole, il tuo sguardo distaccato...ma poi è arrivato il tuo pentimento, mi hai detto “non succederà mai più che io ti metta da parte e ti ignori, perché sei importante per me”. Ed ecco altre due parole che mi fanno paura... “mai più”. Io sono sicura che fossi davvero convinto mentre lo dicevi, che fossi sincero...ma per certe situazioni il “mai più” non esiste, così come il “per sempre”.
Col tempo il filo che ci teneva uniti si è ingarbugliato sempre di più, in parte per colpa nostra, in parte per influenze esterne, e non siamo stati abbastanza forti da sciogliere i nodi...forse non ci abbiamo creduto abbastanza, non ci abbiamo messo abbastanza cuore. Così alla fine siamo rimasti aggrovigliati anche noi in quella rete intricata fatta di parole non dette, di sentimenti confusi, di incomprensioni e interferenze esterne...e alla fine il filo si è spezzato e non siamo stati in grado di ricucire lo strappo.
Ed eccoci qui, siamo diventati due estranei, due estranei con qualche ricordo in comune.
L’unica cosa che spero è che tu non mi abbia dimenticata, che io sia ancora custodita in un angolino del tuo cuore, spero di essere stata importante per te almeno la metà di quanto tu lo sei stato per me. E spero questo non per qualche strano e stupido sentimento di egocentrismo, tutt’altro...lo spero perché quello che c’è stato tra noi è stato uno dei rapporti più belli, veri, puri e genuini che abbia mai vissuto, e spero che almeno il ricordo di ciò che siamo stati, di ciò che eravamo l’uno per l’altra, ci tenga uniti per sempre. Perché ti voglio bene e ti vorrò bene per sempre. E ti assicuro che questi “per sempre” sono veri e sinceri...e non mi fanno paura.
Una parte di me sarà sempre tua, così come tu sarei sempre parte del mio cuore.