Sono le 00.54 e sta diluviando.
Pomeriggio ci siamo incontrati per la prima e probabilmente unica volta.
Uno dei tanti incontri mentre aspetti di fare un esame medico anche se, nel mio caso, io ero solo l'accompagnatore del paziente.
Mi hai chiesto informazioni in accettazione, visto che non eri sicura del biglietto che hai selezionato. Poi ci siamo incrociati di nuovo nel corridoio delle stanze 4, 5 e 6 e abbiamo proseguito la conversazione lamentandoci del caldo opprimente di quest'estate.
Mi piace pensare che questa pioggia ti dara' un po' di ristoro.
Mi hai colpito non solo per la tua bellezza fisica (bionda, occhi chiari e fisico atletico) ma soprattutto per i tuoi modi gentili, semplici e cortesi.
Siamo passati dal "lei" al "tu" quasi senza accorgercene. Ci siamo augurati reciprocamente un buon proseguimento di giornata e te ne sei andata prima che il paziente che accompagnavo concludesse l'esame.
So solo il tuo cognome, tipico dei luoghi dove abitiamo (presumo che abiterai in uno dei paesi vicini alla struttura sanitaria dove ci siamo incontrati).
Non ti avevo mai vista prima di questo pomeriggio e, molto probabilmente, non ti incontrero' mai piu'.
Per alcuni minuti, pero', le nostre vite si sono incrociate e io faro' di tutto per conservare il ricordo del nostro incontro.
Grazie per i momenti lieti che mi hai regalato conversando con me.
Chiunque tu sia, avrai sempre la mia riconoscenza e la nostalgia del nostro casuale ma importante incontro.
Grazie di cuore.