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Dedica a cui stai rispondendo

Perdonami, se sono sempre stata più brava ad andare via che a restare. Perdonami se nei momenti in cui avrei dovuto esserci, non c'ero. Perdonami se ti ho fatto del male, tanto, sebbene non volessi. Perdona le disattenzioni, i vuoti, i nervosismi e la superficialità. 
Perdonami se non ho mai saputo spiegarti il casino che ho dentro, se non ho mai trovato le parole giuste. Perdona il mio pessimo tempismo, la mia eterna indecisione. Perdonami se adesso è tardi. È sempre tardi quando inizio a capirci qualcosa. Perdonami se ti ho delusa così tanto. Sei stato importante per me ! Tu non hai mai avuto bisogno di cartelloni o di striscioni sotto casa per capire. Tu eri tu, speciale, e a me bastava. Tu eri quello che mi faceva una faccia idiota quando stavo male, e a me istantaneamente veniva voglia di abbracciarti e di stritolarti anche se il mondo mi crollava addosso. Eri quello con le mani e il nasino gelato, che mi infilavi nel collo ed io stavo così dannatamente bene. Eri quello che mi invitava a dormire a casa sua. Stanotte famo le cinque, so sicura e alle una russavamo abbracciati come due bambini. E poi, nonostante la domenica mattina tu fossi abituato a svegliarti tipo a mezzogiorno, alle nove, quando sapevi mi alzavo io, eri già in piedi anche tu, magari con due occhiaie tremende, ma col sorriso in faccia e solo per mandarmi il buongiorno. Ti ricordi quante ne abbiamo passate in macchina a ridere ? Ti prego, dimmi che te lo ricordi. Dimmi che ti ricordi di quella volta che siamo partiti fino a Rovereto per fare un giro della rotonda e ritornarci felici ? Dimmi che ti ricordi ti prego. È l’unica cosa che mi viene in mente adesso è “scusami”, anche se non basterà mai, tu scusami. Scusami per non essere stata abbastanza, per non aver saputo comprenderti. So che adesso tu sei lì, e io sono qui, non ci parliamo, non ci guardiamo. Fa male, perché so anche che mi odi, o ormai ti sono indifferente. Mi hai bloccata ovunque. E me lo merito, ma tu mi manchi, perdonami. Mi manchi terribilmente