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Dedica a cui stai rispondendo

Si può fermare la solitudine?
Alzarsi la mattina sapendo già che la giornata sarà identica a tutte le altre ha un brutto impatto, è frustrante ed elimina qualsiasi motivazione a migliorare.
Uscire fuori per una passeggiata o per un caffè al bar ti distrugge l'animo quando vedi coppie felici, amici che discutono, bambini che giocano e sai che potresti esserci tu al loro posto ma non ci sei.
Anche il semplice gesto di accendere il cellulare diventa frustrante appena vedi che le uniche notifiche ricevute sono segnalazioni del tuo operatore o pubblicità.
Sei invisibile al mondo, nessuno sa chi sei, nessuno sa come stai e a nessuno importa di te.
Passi le giornate a incolparti di qualcosa che forse non è dipeso da te, sei triste, a volte piangi, ma lo fai da solo perché solo tu puoi capire.
Di fronte alla tua famiglia sorridi, ti mostri forte e felice ma non lo sei, però vuoi che lo siano loro.
Vorresti cambiare, ma non sai come riuscirci, vorresti parlare con qualcuno, ma non ti conosce nessuno, vorresti essere qualcuno.
Eppure ironicamente sei la stessa persona che di tanto in tanto fantastica su come andrebbe il mondo se sparissi o addirittura se morissi, speri che qualcuno si ricordi di te, ma lo sai bene che il tuo impatto è così debole che nessuno lo sentirà.
Allora diventa tutto vuoto, non vuoi più uscire, non vuoi più parlare, ascoltare, divertirti, vuoi stare solo.
Ma questa è una contraddizione, vuoi smettere di essere solo, ma vuoi anche esserlo.
Nasce l'isolamento sociale, che in parole semplici: "non esisti".
A fine giornata vuoi riposare, ma non senza aver affogato il tuo rancore nel cibo, guardando TV o stando su internet fino a tardi.
Ti metti a letto, stanco, cerchi di trattenere quella lacrima che scorrerebbe libera se portassi fin infondo il tuo pensiero, chiudi gli occhi e dici a te stesso: "Forse, un giorno, qualcosa cambierà.".