Ho conosciuto la bellezza. Non aveva il viso macchiato da mascara, ombretti o fondotinta, ma illuminato dal sole e da qualche lievissima lentiggine. I suoi meravigliosi capelli non erano acconciati da un parrucchiere, ma raccolti nella sua eterna coda di cavallo. I suoi occhi erano quelli di un cerbiatto che snuda le corna per difendersi, i suoi zigomi affilati quelli di un elfo, il suo viso il ritratto della grazia inconsapevole, la sua schiena un'armatura di muscoli esili a proteggere segreti troppo grandi, la sua voce uno schiocco di rabbia manifesta e dolcezza repressa. Il suo "grazie" un sussurro ad occhi bassi. Ora lavoro tra la gente e sorrido, sorrido osservando le ragazze con gli stivali borchiati ed i leggins, gli occhi sapientemente truccati, le labbra rosse. Ho visto la bellezza, e rido nel vedere come si affannino a rincorrerla a tutti i costi. Entrano in negozio con i capelli freschi di piastra, vanno agli apericena la sera. Ed io attraverso i loro sguardi felice, perchè non sono come loro. Perchè i miei occhi sono liberi dal mascara, ed i miei capelli tagliati a zero, ed il mio seno enorme, morbido, non è mai stato toccato da un bisturi, e mai lo sarà. Ed il mio corpo ingombrante di grasso servirà a far da scudo a quello muscoloso ma esile di lei. E la mia voce squillante a mediare per lei. Ho conosciuto la bellezza, e mai cosa sarà più uguale a prima.