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Dedica a cui stai rispondendo

Non voglio scrivere cose banali da adolescente in crisi perchè davvero non sono il tipo, ma in questo momento ho bisogno di sfogarmi e, sinceramente, non so davvero con chi altro farlo.
A volte mi chiedo se è normale pensare sempre il peggio di sé stessi, pensare di non essere mai abbastanza e convincersi nel tempo di non poter mai diventare quello che si vuole.
Semplicemente, non riesco a piacermi. Non sto bene con il mio aspetto, con il mio corpo, non sto bene con me stessa.
Sono una nullità, un piccolo e banale errore della natura che si illude di poter essere qualcosa di più, una ragazza vuota che non si meriterebbe neanche di essere definita tale.
Li sento tutti gli insulti, tutte le parole cattive, tutte le velenose allusioni che mi arrivano dritte al cuore e mi consumano sempre di più.
A volte vorrei davvero cancellare la mia patetica esistenza così come cancello i miei disegni con la gomma. Mi stupisco perfino io della mia inutilità: non ho nessun talento particolare, sono un cesso, sono grassa, sono antipatica, sono stupida... sono un disastro. Tutti vogliono che io sia come non sono, ma non posso soddisfarli. Non posso cambiare me stessa, anche se è ciò che vorrei di più al mondo.
Devo rassegnarmi al fatto che sarò sempre una nullità, una schifezza, quella sempre scartata dagli altri, quella che vive la sua vita in disparte lasciando che gli altri siano i protagonisti e guardando l'adolescenza che le scorre davanti seduta in panchina.
In fondo non mi pesa poi così tanto, ho sempre saputo di non essere fatta per stare in prima fila, ma credevo che le cose al liceo sarebbero cambiate.
Ecco la solita idea stupida che mi accompagna dalla terza media... mi sono sempre illusa che quando avrei iniziato questi cinque anni di scuola, sarebbe successo come nei film e sarei stata notata dal ragazzo più carino e diventata popolare in un attimo. Non avevo idea di come fosse davvero la realtà scolastica.
Solo ora mi rendo conto di quanto sia dura. Ho capito che a questo punto c'è una sola parola che possa definirmi: anonima.
Nessuno farebbe caso a me se di punto in bianco sparissi. Non cambierebbe la vita di nessuno, nessuno sentirebbe la mia mancanza, nessuno se ne accorgerebbe.
In effetti, non capisco neanche perchè mi ostino a rimanere qui. La vita di tutti migliorerebbe se me ne andassi e invece sono ancora qui. Principalmente per paura credo.
La vita non fa proprio per me.