...e con la mente torno di nuovo a te. A te, che sei stato il mio sogno, il mio amore platonico, la mia ancora di salvezza quando ero in balia di una tempesta e non riuscivo a vedere la luce. Quanto mi hai dato, Francesco! Quanto mi hai dato, senza chiedere nulla in cambio. Chissà se sai quanto sei stato importante per me...sono mai riuscita a dimostrartelo? Ogni volta che mi guardavi, cercavo di restituirti lo stesso sguardo profondo e disarmante, lo stesso sorriso, appena accennato, eppure così dolce, così maledettamente bello!
Chissà se sai che ogni giorno, al mare, ti cercavo, non solo con gli occhi ma anche col cuore, perché senza di te nell'ombrellone accanto la giornata sarebbe stata vuota e senza sole. Quanto tempo è trascorso, quante volte il mio cuore è volato verso di te, senza mai trovarti...troppo lontano eppure così vicino. Ti cercavo dappertutto senza accorgermi che, in realtà, eri proprio accanto a me: in ogni mio gesto, in ogni mio sorriso, in ogni parola messa nera su bianco su un quaderno.
Con la mente ritorno spesso al mare, a quel posto che ho tanto amato e che ho sempre sognato...ma ora tutto mi sembra così diverso.
È davvero quello il posto che ho amato?
È davvero quello il posto che ho sempre desiderato?
È cambiato...o forse sono io a essere cambiata.
Mi sembra di camminare per una strada deserta e sconosciuta, ma allo stesso tempo rivedo piccoli dettagli familiari: un ombrellone a strisce, una canoa rossa, una testa bionda appoggiata su un pallone arancione.
Ed è allora che tutto riaffiora alla mente e rivedo la ragazzina che ero e il ragazzo che mi ha rapito il cuore. E per un momento, solo per un istante, mi sento a casa. Sono esattamente nel posto in cui ho sempre voluto essere. Il posto che ho sempre amato. Con te.