Non ci posso credere, forse perché non voglio.
Ti hanno rubato il cellulare e non eri tu che mi scrivevi quei messaggi.
Ti hanno ipnotizzato e hai perso la ragione.
Non eri cosciente mentre dicevi quelle cose.
Qualunque cosa pur di non sapere che non eri tu a parlare e a dirmi quelle cattiverie. Mi hai spezzato il cuore.
Ho una voglia matta di prenderti a pugni.. perché alla fine non posso ingannarmi, eri proprio tu a dirmi quelle cose... ma purtroppo sono una ragazza e non ti farei niente con i muscoli che ti ritrovi.
Forse soltanto il solletico.
Sei fortunato perché io non sono una a cui piace farla pagare alla gente, non bramo la vendetta... anche se tu mi hai distrutto l'anima.
Ti credevo migliore, invece non sei diverso da tutti quei ragazzi che usano le ragazze come se fossero oggetti. Tante parole dolci, tante coccole alla fine cedono e ci credono veramente nell'amore e poi dopo essersi divertiti ci si stufa ovviamente e si buttano via.
Sei il solito bricconcello della nonna e questo è un modo gentile per definirti. Se per te sono cavolate quelle che dico, allora perché con me ti sei comportato proprio in questo modo? Apri gli occhi, lavati il viso, perché è questo ciò che hai fatto.
Non puoi negarlo.