Siamo una triste generazione. E questo perché? Perché non c’è più gente che lotta. Gente che lotta per far valere i propri diritti; gente che lotta per tenersi la persona che ama, che sotto la pioggia aspetta sotto casa per poter dire “scusa, mi dispiace” di persona; gente che lotta in quel che crede e che non si fa mettere i piedi in testa; gente che lotta per la vita e la vive lottando. Siamo la gente della rassegnazione, ci sta bene quel che abbiamo, e se non va bene ce lo facciamo andare lo stesso. Siamo una generazione triste che ha perso l’interesse nello stringere il pugno, serrare i denti e lottare contro tutto e tutti.