Sembra strano dirlo adesso dopo aver lottato tanto, proprio ora che è ricominciato più di prima questo vagare alla ricerca di una ragione che possa rendere tutto questo più facile da accettare. C’è sofferenza, c’è rimpianto sì, ma in questo vortice di nero rimane un fondo di serenità che mi porta ancora a restare tutto sommato in pace. Nonostante gli incubi del passato che ritornano, starà bene; ha a chi affidarsi e chi le dà uno scopo dei più veri che esistano e di questo non posso essere che contento. Guardo dentro me senza trovare traccia d’altro se non di gioia e mi meraviglio di come rimanga completa senza macchia di rancore. Resteremo passanti in un via vai di gente che all’incrocio di un attimo sono diventate infinito per tornare nulla e eterni, almeno per chi scrive. E’ già tanto. Ora guardo a me stesso e il buio si fa totale tempesta: troppe cose lasciate così a un domani incerto, troppi vuoti da colmare intorno a sé, troppe insidie in cui non cadere e il peso di una lacrima che ogni tanto sgoccia inevitabile nella consapevolezza di essere soli qui contro tutto questo, contro le ragioni di chi vede l’apparenza e crede che sia tutto.