Vuoi un amore della tua città, vuoi esserci solo quando ti va, vuoi una donna che non ti pressi con mille attenzioni, che non pianga se mostri indifferenza, che ti ama in silenzio e senza pretendere amore.
Ora spiegami, io, che cosa ci facevo ancora lì?
Per quel che vale io mi ero innamorata sul serio, ma avevo dei bisogni e tu non li hai mai neanche valutati.
Mi dispiace solo di aver mostrato una facciata che non mi appartiene, di essere stata così stupida da credere che mi vedessi bene, oltre ciò che veniva mostrato, mi dispiace per me stessa perchè so che tu sei felice, in fondo hai preso quello che volevi, quello che ti ho dato, il mio dolore.
Quelle per me... sono solo pagine intrise delle lacrime di chissà quante regazze come me, ogniuna diversa, ogniuna speciale, ogniuna lontana da te.
Oggi ho strappato tutte quelle pagine e ne ho fatto coriandoli, piangendo per loro e per me, la mia rabbia adesso è assurda.