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Dedica a cui stai rispondendo

Amore, sono la tua formichina. So che sai esattamente chi sono perchè hai letto il mio nome, e sai che è un nome che nei nostri tempi non è usato. I miei genitori mi hanno raccontato che me lo hanno assegnato perchè era di una ragazza romana, era una bella ragazza con i capelli neri, a loro piaceva molto questa ragazza, così hanno pensato di chiamarmi come lei. Era già ragazza ancora prima che nascessi quindi ora, se ancora vive, è molto anziana. Infatti è un nome che ricorre tra le anziane. Sai, la storia del mio nome mi aveva affascinato tanto da bambina, tanto che avevo scritto anche un tema sul mio nome. Per me era come capire che il caso non è altro che qualcosa di superiore che ci assiste e sostiene. Infatti dovrei incominciare da principio. Da quando mio padre era a Roma per lavoro, quì la proprietaria dell'appartamento dove viveva aveva una figlia: con i capelli neri mossi e lunghi, occhi dolci castano.verdi, mia mamma la guardava sempre tanto da imprimersi quei tratti nella memoria, anche perchè si ricorda quanto buona e dolce fosse questa ragazza, li trattava come membri della famiglia, li faceva sentire a casa, loro emigrati e soli. Bene, mia madre pensò che quel nome sarebbe stato dato alla sua prima figlia. Ma la sua prima figlia è mia sorella. Successe un evento doloroso: mentre mia madre aspettava mia sorella morì la sorella più vecchia di mia madre, pertanto le nipoti di mia madre disperate, per superare il dolore chiesero a mia madre di imporre alla nuova nata il nome della loro povera madre morta. Mia madre accosentì. Ecco perchè mia sorella non porta il mio nome. mia sorella non è mora, ha gli occhi nocciola, non assomiglia per nulla alla ragazza romana. mia madre dice che invece io assomiglio moltissimo a lei. Comunque arriva il momento della mia nascita. Mio padre ha un solo nome in mente: il tuo amore. Perchè voleva solo un maschio. Era convinto che lo fossi. Quando invece nasco io, femmina, mia madre non ha pronto nessun nome per me. Erano passati tanti anni da Roma. Lì per lì è rimasta muta. Non c'era un nome pronto. Ed ecco un lampo nella mente di mia madre. Sì, sì, il ricordo si fa strada e pronuncia il mio nome. Da bambina questo racconto mi affascinava e mi dava speranza insieme. Perchè pensavo che comunque sia il nostro percorso di vita c'è qualcosa che ci segue, c'è qualcosa vicino a noi che vuole farsi sentire e non ci lascia in balia del solo mondo. Ecco perchè da quel momento io ho sempre tanto creduto che se noi vogliamo fortemente una cosa, questa si avvererà. Sì, anch'io ho sofferto nella vita, e a volte credere in questo aiuto che è superiore all'umano, ho capito che significava comunque ancora sofferenza, e mi sono arrabbiata, ho pensato che era meglio non credere a nulla che forse avrei sofferto meno. Avrei fatto tanto meno fatica, meno complicazioni. Ma poi c'era qualcosa o qualcuno che mi tendeva la mano. Io che sono più piccola, ho avuto la fortuna di essere assistita in maniera misteriosa, non spiegabile umanamente. Proprio perchè più indifesa. Potrei raccontarti ancora molto, che mi succedeva anche prima di voler incontrare di nuovo l'amore, cioè te. Ti racconto di quando ero uscita fuori strada con la macchina, stavo tornando a casa da lavorare, tanta neve e ghiaccio, strada di campagna senza illuminazione, da una parte un fosso, dall'altra le macchine che sfrecciavano non mi vedevano, buio pesto la strada stretta, illuminazione nulla. Piano mi sono fermata e aspettavo, perchè volevo uscire per chiedere aiuto, ma le macchine potevano travolgermi. Io stavo ferma ed aspettavo, non avevo paura. Sai cosa è successo? E' arrivato un minuscolo scooter, con un uomo con il casco, non lo ha tolto, non parlava, mi ha bussato sul finestrino e mi ha fatto cenno di muovere il volante, mi ha spinto la macchina e messo in carreggiata e mi ha fatto cenno di ripartire. Ho raccontato questa storia a mille persone, che conoscono la strada e si ricordano il tempo di quella sera, tutti hanno detto che era matematicamente impossibile che uno scooter con quel ghiaccio e neve potesse reggersi, impossibile che le macchine non lo avessero travolto. E' un altro mistero della mia vita. Ce ne sono tanti, dove una mano misteriosa mi ha sollevato nei momenti più bui. Anche la nascita stessa di mio figlio, perchè lui sa di essere stato un aiuto grande per il mio cammino di vita, infatti la mia famiglia da sola non avrebbe potuto sempre tenermi e accogliermi, quindi dalla sua nascita, lui è la mia famiglia. Anche lui è un angelo, sono affiancata perchè sono la più piccola nel senso che sono semplicwe e diretta nel cuore, non conosco il male da infliggere agli altri, più sono donna e quindi sono l'ultimo esserino indifeso della terra, ogni alito di vento, evento importante nella terra potrebbe spazzarmi via. Ora capisci perchè voglio che tu creda in noi, non devi pensare negativo, io so che sei il mio angelo. Tu sei stato messo lì vicino a me per farmi proseguire il cammino. Come l'uomo con lo scooter, e come allora io non ho paura, certo qualche difficoltà, ma la paura quella non c'è più, sei il mio angelo, e mi aiuterai a proseguire. Mio figlio ormai è grande non può da solo sostenermi, certo lui è la mia famiglia, ma dovrà proseguire un cammino suo, ecco io ho bisogno di lasciarlo andare per la sua strada, ma come faccio? Tu amore mi devi aiutare, tu sei stato messo quì vicino a me perchè gradamente senza traumi grossi, ma a piccole scosse lievi, mi distacchi da mio figlio. Questo è il tuo compito amore mio. Sei bravissimo. Io ti amo immensamente sei il mio angelo amore, ti amo. E questa volta amore, sarà per sempre.