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Roma, Il 22/01/2009 – ore 23, 00

Ciao Papà, fino ad oggi ho vissuto con la speranza che non fosse cosi, Gaspare mio suocero me lo aveva detto, e tu Papà, me lo hai confermato, che la vita, questa vita, non è altro che una grande fregatura. Sei venuto al mondo ed eri nudo e sofferente, e te ne sei andato nelle stesse condizioni, nudo e ancora sofferente. Fino all’ultimo questa vita questo destino crudele ha scatenato su di te sofferenze di ogni genere, come chissà quale pena dovessi scontare, lasciandoti pochi piaceri, poca libertà, ma nonostante tutto sei riuscito a lasciare qualcosa a tutti noi, e a chiunque ti abbia frequentato nella vita vissuta. Er Sor Santini, come amichevolmente venivi chiamato, vi saluta e se ne va, stavolta però eludendo la stessa vita, quella che avrebbe voluto vederti ancora vivo, ma solo per vederti ancora soffrire.

Ricordo che rimanevo senza parole, ma conscio, stupito, ma consapevole, mentre tu a volte anche piangendo mi dicevi : Mauro non ce la faccio più a vivere cosi, ma questa è vita ? ma quanto posso vivere ancora ? allora è meglio che moro, e me ne vado a riposà, almeno li non ciò tutti sti problemi. Per tutti noi da oggi sarà ancora più dura andare avanti, non vederti, non sentirti, e anche non sentirti dire : aoh stamattina me so svegliato con dolore qui, oramai eravamo affezionati anche a questo tuo dire giornaliero, e ci mancherà credimi, ma appunto per questo non potremo mai dimenticare ogni cosa di te, di chi eri, di chi sei.

Per me sarà difficile dimenticare i tuoi occhi di quando eri li, bastava guardarli per capire in profondità il tuo amore per chi ti era vicino, il desiderio di uscire e stare tutti insieme, ma anche il desiderio di non voler soffrire più. Non dimenticherò il tuo sguardo sicuro, deciso che mi accompagnava fuori dalla stanza, mentre io in lacrime ti salutavo mandandoti dei baci. Papà le senti, sono le nostre mani, che strette alle tue, ti stanno accompagnando in una vita dove non ci saranno più orari di medicine, medici, o di appuntamenti per visite mediche,, ma ci sarà solo il nostro amore, e il ricordo per te. Parlerò una vita di te, dei tuoi racconti, della tua vita stessa, ma soprattutto del tuo Grande Amore per Mamma, per i tuoi figli, i tuoi nipoti, e per la nostra Grande Roma.

Prima di lasciarti, con la penna ma non con il cuore, ho pensato di dedicare a te, e a mamma una canzone speciale per due persone speciali come voi, due persone che nella vita nonostante abbiate affrontato una guerra di problemi siete sempre stati uniti, e sempre lo sarete. E’ sicuramente un arrivederci a presto, sperando che anche questa storia di incontrarci un giorno, non sia falsa come la vita. Ciao Papà, mi mancherai da morire, e so che mi troverò perso senza di te, ma non scordarti mai, che io sarò sempre vicino a te.

Un Bacio Tuo per sempre

Mauro