Ti volevo chiamare, sai? No, non è che mi manca il coraggio, ormai un pò mi conosci, ma dirti cosa?
Ciao! Come stai?... e poi?
... silenzio... disagio...
Ti avevo chiesto quel piccolo favore, ti ricordi? Non era urgente, nemmeno così importante, ma con la scusa ci saremmo visti. Sarebbe stato un modo per rompere il ghiaccio, per sciogliere quell'imbarazzo, sarebbe stato forse un punto di partenza.
E per arrivare dove? mi dirai
Non lo so, tentare forse di essere ciò che non siamo mai riusciti, ad essere soltanto amici.
Immagino che non sarebbe stato facile, però avrei fatto di tutto, io avrei almeno provato, non avrei lasciato che tutto morisse così.
Non ti avrei chiesto altro.
Poi, se ti ricordi, ho già chiesto, ho chiesto forse troppo.
L'ho fatto perchè ancora ci credevo...
che dietro a quel volto apparentemente sereno, c'era dell'altro... che dietro si nascondeva un cuore ancora tenero, però deluso, infranto, un cuore che non ci credeva più, a niente, a nessuno.
Ma io ci ho creduto. Non alle tue parole, ma a quello che mi stavi dicendo solo quando tacevi. Ho creduto che da qualche parte, in qualche angolo nascosto, fra una ferita e l'altra avevi trovato un posto anche per me.
Magari mi sono sbagliata, magari è stata soltanto la mia fantasia... Non lo so... ma almeno mi ha fatto sognare per un pò.
Ora sta crollando tutto...
Sono i fatti a parlare, a dare il nome.
Se tu ci riesci, se hai scelto già...
evidentemente non è mai stato niente di importante.
Ti ricordi come, quando ci siamo conosciuti?
Pensi che è stato il destino?
Direi un pò ingiusto, un pò crudele, non credi?
Sono passati tanti giorni, tanti mesi da allora, ricordo tutto, ricordo bene, sembra ieri.
Ci siamo visti poche volte, almeno nella vita di tutti giorni, però ti ho sognato spesso.
Quel poco che c'è stato per me era diventato tanto, ho vissuto intensamente ogni momento, ogni istante.
Eri tutto per me.
Avrei voluto essere diversa, avrei voluto essere ciò che ti mancava, ma non ci sono riuscita. Non sono brava, non so essere altro, so solo essere io, me stessa.
Ti sono stata fedele.
Lo so, nessuno mi ha chiesto niente, ma se avessi fatto diversamente avrei tradito anche me. Forse sono un pò fuori moda, forse sono fatta male, o forse è solo una mia debolezza, chissà.
Oggi è proprio lei, la mia debolezza, a darmi tutta questa forza di andare avanti a testa alta, orgogliosa di me stessa.
Perchè siamo arrivati qui?
Perchè ci siamo persi?
O forse non ci siamo mai trovati?
Chi di noi è sbagliato? Tu? Io? Tutti e due?
Chi secondo te?
Chi ha dato tanto o chi a dato meno?
Chi ha scelto di andare o chi è rimasto male?
Chi si è buttato o chi non ha avuto il coraggio?
Chi si è fatto male o chi si è salvato?
Chi ha amato o chi se l'è negato?
Chi a chiesto scusa quando ha sbagliato o chi per pudore non ha detto niente, non ha parlato?
Chi ci ha creduto troppo o chi non si è mai fidato?
Chi è stato umile o chi si è vergognato?
Chi ha fatto un passo avanti o chi ne ha fatti due indietro?
Chi ha scelto il cuore o chi ha scelto la ragione?
Inutile ormai cercare una colpa, inutile cercare ancora risposte, inutile cercare il perchè.
Penso che nessuno dei due sia sbagliato, tu sei tu, io sono io. Siamo esseri umani, mai uguali, tutti diversi fra noi, ma io e te una cosa in comune forse ce l'abbiamo. La nostra anima troppo fragile. Siamo nati tardi, il mondo ormai non ci comprende più.
Avevo una cosa da darti, è un pò che lo dovevo fare. E' qui ad aspettarti... Ed anche se non arriverai mai, rimane qui, rimane per sempre tuo regalo.