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da Massimiliano
Il buongiorno comincia dal mattino, sì ma da cosa comincia dall'estetica forse.
Prima di vedere chiunque lo specchio ti dice se sei carino.
La lucentezza del viso pare essere il buongiorno.
Infatti uno quando si sveglia riflette su se stesso, perchè la ragione è la lucentezza naturale dell'anima, come la grazia è la lucentezza soprannaturale.
Per questo l'assenza di questa lucentezza si chiama macchia dell'anima.
L'anima è molto superiore alle realtà transitorie a cui si volge, queste non possono infatti diminuire la sua lucentezza, a meno che non sia l'anima che volgendosi a queste disordinatamente può perdere la sua lucentezza.
L'atto intellettivo si compie con la presenza delle realtà intellegibili nell'intelletto secondo il modo dell'intelletto stesso:perciò l'intelletto non può esserne macchiato, ma piuttosto riceve un perfezionamento dell'intelletto stesso.
Invece l'atto della volontà consiste in un moto verso le cose, cosicchè l'amore unisce l'anima alla realtà amata.
E così l'anima si macchia quando vi aderisce disordinatamente, secondo il detto di Osea [Os 9, 10]:«Divennero abominevoli come ciò che essi amavano».
La macchia non è qualcosa di positivo nell'anima, e non indica una semplice privazione:indica invece la privazione di una certa lucentezza dell'anima in rapporto alla sua causa, cioè al peccato.
Quindi peccati diversi arrecano macchie diverse.
E avviene qualcosa di simile con l'ombra, che è la privazione della luce dovuta all'interposizione di un corpo:secondo la diversità dei corpi infatti le ombre cambiano.
16 settembre 2025
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