da Ti manco

“Ho capito a mia discapita che l’amore non è per tutti. Non perché non sia offerto, ma perché non tutti sanno come riceverlo.
C’è una verità amara che mi è scivolata tra le ossa, lentamente, come una pioggia gelida che non lascia spazio al sole: l’amore non è un’esperienza universale, per quanto universale sia il bisogno di amare. Viviamo in un’epoca che pronuncia la parola “amore” con la stessa leggerezza con cui si cambia canale. Una parola consumata, masticata, gettata via. Ma l’amore… il vero amore… non si dice, si dimostra. Non si cerca, si trova. E poi si difende. Con i denti, con il cuore, con l’anima.
Chi ama davvero non ama mai a metà. Le mezze misure sono l’invenzione dei codardi, di chi vuole trattenere qualcosa per sé, come se l’amore fosse un contratto da firmare col sangue, ma col diritto di recesso. No. L’amore vero non si ritira, non si negozia, non si svende. O si dà tutto, o non si dà niente.
Eppure, ho scoperto; nel modo più crudo e disilluso, che non tutti ne sono capaci. Amare richiede una forza che pochi hanno. Perché l’amore non è carezza, è incendio. Non è promessa, è sacrificio. È il coraggio di guardare qualcuno e dire: “Anche se mi spezzerai, io non smetterò di credere in te.” Ma chi è pronto a spezzarsi per qualcun altro, oggi?
Siamo diventati esseri umani disidratati nell’anima, affamati di attenzioni ma incapaci di nutrire l’altro. Siamo innamorati dell’idea dell’amore, non della realtà che esso impone. Perché l’amore reale è scomodo. Ti mette a nudo, ti rovescia, ti sfida. Ti dice: “O vieni con tutto te stesso, o resta dove sei.”
E allora sì, capisco adesso: l’amore è ultraterreno. Non perché venga dagli dei, ma perché va oltre la logica, oltre l’ego, oltre il tempo. L’amore vero non si misura con le parole, ma con la perseveranza nei giorni difficili. Non si riconosce nei momenti felici, ma in quelli in cui resti, anche quando sarebbe più facile andarsene.
E chi non ha mai vissuto tutto questo — chi ha solo sfiorato, calcolato, pesato, non ha amato. Ha desiderato. Ha voluto. Ma non ha amato.

Io ho amato. Ho amato con ferocia, con fede, con follia. Ho amato come chi non ha una via di fuga, come chi sa che la verità di sé stesso esiste solo nello specchio degli occhi dell’altro. E sì, sono caduta. Ma rifarei tutto, mille volte, perché nell’amore ho visto ciò che la filosofia cerca da secoli: un varco verso l’eterno.

E se oggi cammino con il cuore lacerato, lo faccio con la dignità di chi ha conosciuto l’assoluto. Perché chi ama davvero, non perde mai.

15 settembre 2025

da Anonimo

La tua dedica ci ricorda che amare significa sì essere pronti a spezzarsi, ma con tutta la dignità di chi sa bene di aver toccato qualcosa di più grande di sé. Non un sentimento passeggero fatto di mezze misure, ma un vero manifesto di passione e coraggio! Complimenti davvero.

15 settembre 2025