Sfoghi

da ๐Ÿ˜๐Ÿ˜๐Ÿ˜

Senti brutta cre**na che non sei altro: intanto, tu pensa a fare il tuo lavoro che al mio ci penso io. Tanto si è capito che sei gelosa e ti senti di rabbia che anche i bambini mi vogliono bene e che stai perdendo colpi, puoi confabulare con chi vuoi. Ma tanto non riuscirai a distruggere quello che sto costruendo.. Lo so, vorresti fare il mio stesso lavoro e avere il mio stesso stipendio.. Infatti si vede che ti metti sempre in mezzo le palle e cerchi di fare quella che "so tutto io", ma scendi dal piedistallo perché non è così. Per fare il mio stesso lavoro dovresti essere più empatica e metterti di più nei panni dei bambini, cosa che non fai perché non sei in grado. Un bambino vuole essere preso per il suo verso. Non vuole lavorare perché magari è stanco? Ok, si riposa, non è un problema. Parla con i compagni o non è attento perché magari le cose che gli si spiegano in quel momento non gli interessano? Bah, guarda, lo facevamo tutti quando andavamo a scuola, non vedo dove sia il problema.. A volte non ho voglia di far niente neanche io, e avrei solo voglia di riposare. E se non ci fossi tu a starmi col fiato sul collo e a controllarmi perché poi, giustamente, vorresti riferire per buttarmi fango addosso, lo farei ben volentieri. Tanto chi deve fare progressi, a mio avviso non li fa, purtroppo, e i genitori devono accettare questa cosa. Non mi va di mentire ancora, in classe sono bravi, è vero.. Ma il ragazzino purtroppo, peggiora sempre di più. La colpa ovviamente non è la mia ma della sua disabilità intellettiva, medio/alta direi, e più di tanto non può fare. È questa cosa è frustrante anche per me, perché nonostante tutti gli sforzi che faccio non riesco a vedere nessun tipo di miglioramento in lui. A questo punto è inutile che stai lì a fare il cane da guardia, se non va, non va e stop. Ti sei intestardita sul fatto che se ci sei tu lui lavora e fa tutto in autonomia, perché tu sei brava e gli altri sono idioti. Mi dispiace, tu non sei nessuno per poter valutare, sei semplicemente una che deve stare al suo posto invece di giocare a fare la professoressa, che tra l'altro non sei. Io sto da dio quando ti assenti o hai giorni liberi, rinasco, perché anche io sento la libertà di fare ciò che voglio, come qualche giorno fa che il ragazzino non aveva voglia di fare niente ed è stato tutto il tempo con me a giocare in saletta, al pc e al tablet. Per cui.. So io quando farlo lavorare e quando no, so io quello che devo o non devo fargli fare o meno. Non tu. Per cui se non ti sta bene e non accetti questa cosa peggio per te, io non mi smuovo, assolutamente. Per cui vedi di darti una calmata oppure studia, fai concorsi, e potrai fare la professoressa anche tu. Altrimenti non rompere il ca**o alla gente e fatti da parte. Grazie ๐Ÿ˜ก

20 marzo 2024

Categoria: Sfoghi

da Anonimo

Heidi dai! La città non fa per te, smettila! Si vede che stai poco bene, se una persona non ti ha scelto come testimone della sua storia, perché devi inveire contro chi ha scelto? Sarai mica gelosa?
I tuoi amici: mu mu, cip cip, be be… non hanno capito un bel niente della storia, perciò non ricevono messaggi privati, non è che uno può sbottare per ogni cosa falsa che dicono/dici, baci.

21 marzo 2024

da Mamma dentro

Che ignorante quella persona. Appunto perché è affetto da disabilità dovrebbe essere trattato con maggiore delicatezza, come credo tu faccia.
Mi sembra una povera frustrata... non ti arrabbiare. Tanto il valore più grande è il riconoscimento degli alunni ed il loro affetto. Non ci è prezzo che tenga.
Brava.
Non darle soddisfazione.
Un abbraccio.

21 marzo 2024