Sfoghi

da Anonima

Ho bisogno di sfogarmi. Non ce la faccio più, troppe cose da fare e che mi stanno facendo perdere motivazione di tutto : il lavoro a scuola, il tfa, laboratori e tirocinio compresi, il concorso a cattedra che dovrò sostenere a breve. Se fosse per me ne farei volentieri a meno, andrei solo a lavoro, quelle 5 ore la mattina, e usufruire del giorno libero per riposarmi e dedicare tempo a me stessa. A scuola sto in una classe che non riesco a gestire, e seguo un alunna disabile che purtroppo più di tanto non può migliorare.. I genitori però sono convinti che se uno insiste almeno a livello cognitivo potrebbe migliorare. Ma ne dubito fortemente, anche perché non sa o non ricorda neanche il suo nome quando glielo si chiede. Non vedo l'ora che arriva giugno e che finisca tutto questo, sinceramente, perché mi sono stufata. Se sto facendo anche il tfa e a breve il concorso, è solo per non deludere la mia famiglia e per accontentarli, ma sinceramente a me a questo punto non interessa più niente di niente e di nessuno, voglio solo guadagnare lo stipendio fino a fine scuola e poi prendere la disoccupazione fin quando non mi rinnovano il contratto. Per il resto sono molto demotivata, anche per quanto riguarda il tfa, perché si fanno cose inutili e perdite di tempo, che ho constatato che non si fanno realmente nelle scuole. Almeno, io e i miei colleghi di scuola non facciamo fare niente di quanto fatto io, durante lo scorso tfa, agli alunni disabili. E ad oggi non ho voglia di fare niente e sono sempre più stanca e stressata. Non sopporto più niente e nessuno!! Voglio essere lasciata in pace!!

8 marzo 2024

Categoria: Sfoghi

da Anonima

Non so se tu realmente sia un'insegnante oppure...no...In questo spazio virtuale tutto è possibile...Comunque, se davvero lo sei o aspiri ad esserlo, ti consiglio di lasciare perdere...La scuola è un contesto altamente complesso, un'azienda a tutti gli effetti...dove non c'è più spazio per il senso di umanità nonostante i grandi proclami di scuola inclusiva, performante ed etica... Non ha nulla a che fare con la scuola di trenta anni fa...il lavoro degli insegnanti è quadruplicato, i genitori non sono collaborativi anzi l'esatto opposto...i dirigenti conducono l'azienda, con l'occhio puntato sui numeri e attenti a far rispettare le direttive centrali che sono astruse, improponibili e vacue. Resta tanta amarezza, tanta stanchezza e tanto senso di depersonalizzazione. Quindi, ti comprendo ugualmente...In tutto questo caos a farne le spese sono gli alunni, spesso arroganti, immaturi e con una difficoltà esasperata ed esasperante a gestire le frustrazioni perchè non contemplano, nel loro vocabolario, la parola "no"! Non si possono riprendere, non si possono mettere note e se lo fai, i dirigenti ti guardano pure male, i genitori ti denunciano o picchiano, la didattica è basata e tarata sulle Invalsi, un sistema da multinazionale, si punta su competenze astruse e fallimentari...evidentemente chi le ha scritte non conosce Piaget e gli stadi di evoluzione...con il risultato che si chiede ai ragazzi di acquisire competenze che vanno oltre la loro portata cognitiva del momento.. Questo focus di circolarità complessa produce pessimi risultati...tra cui il non saper neanche più fare semplici calcoli matematici, oppure l'analisi grammaticale...imparare a memoria (se parli di memorizzare...ti linciano!) i capoluoghi, ecc. Per quanto riguarda il sostegno è un ruolo ancora più complicato...con questi alunni che io ritengo i migliori in tutti i sensi...ci vuole tanto amore, prima di tutto...un sentimento che nella scuola e in questa società non esiste più, sacrificato alle abilità, al "saper fare" ( guardati le indicazioni nazionali 2012)... Ricorda pure che la scuola è un grande parcheggio pubblico dove i docenti sono chiamati a fare vigilanza...non più a insegnare...dove genitori super impegnati lasciano i figli ( soprattutto quelli problematici che non dovrebbero stare a scuola tutto quel tempo ma a casa con la famiglia che però non riesce a gestirli e pretende che lo facciano gli insegnanti )... il discorso sarebbe lungo ed io non ho più tempo. Ti auguro vivamente di scegliere un'altra strada perchè già siamo messi parecchio male e se manca la determinazione e la passione, questo lavoro non lo potrai mai fare perchè sarà sempre di più dipendente da variabili imprevedibili. E ricorda...gli alunni sono un po' come i nostri figli...restano dentro al cuore anche quando cambiano ciclo...Buona fortuna e abbi pazienza, passione e amore con la tua alunna H.

9 marzo 2024

da Commesso parlament

Comprendo tutto, vedrai che non passerà tempo che le cattedre di sostegno saranno attribuite dietro il possesso di laurea magistrale a ciclo unico, concorso pubblico, abilitazione e periodo di formazione. Il Tfa sarà abolito, le supplenze andranno a nomina sempre con le attuali graduatorie dove però ci si accede sempre con laurea magistrale a ciclo unico; chi non è in possesso si dovrà adeguare con l'iscrizione ai percorsi universitari. I posti messi a concorso aumenteranno, ma le ore di lavoro, per tutti i sostegni, passeranno a 36 settimanali così come sarà proposto anche per tutti gli altri docenti già di ruolo. La bozza è politicamente già pronta, resta solo il deposito del disegno di Legge presso la Camera dei Deputati. Buon Lavoro...

9 marzo 2024