Solitudine

da per dimenticare

Questo tempo con la sua caducità mi assomiglia.
Questo cielo lattiginoso sembra voglia nascondere a tutti i costi il sole ma si avverte lo stesso il caldo, ogni tanto mi viene un brivido per una ventata fresca poi tutto immobile come le mie giornate.
Mi sento come se fossi tornata quella di prima, un po' paurosa, un po' timida, un po' persa.
Come se quest'ultima esperienza non ci fosse mai stata ed è terribile visto che mi ha fatto ritrovare la voglia di vivere.
Mi piace l'azione, odio star ferma, eppure non trovo la motivazione perché qui tutto è immobile da anni.
Se propongo un'iniziativa non viene accolta e perdo la motivazione.
Tra paura, noia e solitudine anche la testa fa fatica a concentrarsi, ricordare.
Non immaginavo sarebbe andata così: pensavo che avrei ripreso le mille cose che mi ero prefissata di fare fin da subito e mi sarei sentita realizzata lo stesso, invece mi sento morta.
È passata solo una settimana...a me sembra una stagione e non ricordo un solo volto! chissà? saranno le mascherine?
Ho bisogno di stare tra la gente a fare qualunque cosa, qui è tutto così irreale! Quel pezzo di cielo, il cortile, i soliti rumori, la mia stanza con quel dipinto orrendo.
E tutta la mia routine? quanto mi manca! sono certa che dopo mesi di duro lavoro manderò tutto all'aria. In assenza di stimoli e senza il lavoro mi riverserò sul cibo e riscoprirò sapori dimenticati.
Inizialmente uno schifo poi mi ci abituerò di nuovo e andrò in giro con gli auricolari conficcati nelle orecchie per non sentire urla, litigi, bambini che piangono perché sono stressati, malumori, esternazioni esagerate in riferimento al mondo che a detta loro è uno schifo.
E io finirò di nuovo per crederci e chiudermi a riccio e vedermi brutta perché sarò triste e distrutta.
Non riuscirò a studiare, troppo caos. D'estate troppo caldo e d'inverno troppo freddo, niente luce in questa caverna, qui si va al risparmio!
Mi faranno sentire in colpa come se fossi pigra, svogliata o stu**da oppure peggio ancora, non mi diranno niente lasciando che la mia vita degeneri.
Torneranno i problemi di una volta, tornerà la depressione, tornerà la fobia di stare tra la gente, tornerà l'idea di abbandono e sará tutto vuoto, troppo vuoto da sopportare.
Dipende da me lo so.
Coltivare questi pensieri non aiuta ma mi accorgo che già in pochi giorni mi sto spegnendo e vorrei solo affogarmi nel cibo e dormire.
Le mie lunghe passeggiate diventeranno un incubo perché non saranno più uno sfogo ma mi ricorderanno di quanto sono sola: io, i campi, il sole, la strada rovente, i moscerini e niente più.
Questa volta non voglio abbandonarmi a pazzie per distrarmi, dapprima tutto intrigante poi un'amarezza indicibile e sensi di colpa; l'unica consolazione è aver avuto il coraggio di dire basta.
Forza di volontà tanta ma mi accorgo che senza qualcuno accanto sono come una scultura di sabbia che senza un legante per tenerla insieme al primo urto o soffio di vento si scompone.
E quando cado lo faccio bene con impegno e arrivo a toccare il fondo!
Anzi ho il sadico gusto quando la speranza mi abbandona, di fare andare le cose ancora peggio di come dovrebbero, di mollare, di cedere, di distruggere tutto il lavoro svolto come se non ne valesse la pena, come se mi odiassi a tal punto da non voler vedermi felice.
I miei pensieri sono la mia tortura per questo ho bisogno di tenermi occupata sempre, tante ore, lavorare tutto il giorno fino ad arrivare stanca a sera con sensazioni sempre nuove perché mi sono relazionata con tante persone e con una voglia matta di consumare quell'unico pasto che sicuramente apprezzerò e di dormire o svagarmi con qualche attività solitaria.
Ma così andava anche bene.
Avevo trovato una routine che a me piaceva molto, mi sentivo utile, impiegata in qualcosa di buono, nonostante a volte lavorassi meno di quanto non faccia qui a casa con mille richieste impreviste.
E potevo apprezzare i piaceri semplici; ma soprattutto la fiammella della speranza aveva ripreso vigore.
Io so cosa mi aspetta, so che anno duro sarà e so anche che non ce la farò e intanto si invecchia.
Le poche amiche con cui cerco disperatamente di tenermi in contatto sembra preferiscano chiacchierare al telefono o sui social e ogni richiesta di uscire riceve un diniego in forma gentile e si rimanda sempre.
Sono troppo fuori dagli schemi, nonostante cerchi sempre di aiutare e di ricordarmi di loro non sono ricambiata e poi chiudo perché non ho interesse a mantenere amicizie virtuali.
Se potessi bloccare l'irreversibile processo biologico di invecchiamento sarei più tranquilla ma sto perdendo quello che rimane della mia giovinezza e questo mi devasta l'anima.
Non pensavo che quelli che tutti chiamano gli anni migliori sarebbero passati così velocemente e così schifosamente.
Scrivo qui i pensieri peggiori per sfogarmi perché tra le mura domestiche nessuno mi ascolta quando sono felice, figuriamoci se mi lamento!
Mia madre odia vedermi contenta quando raggiungo un obbiettivo di perdita di peso o di allenamento. Tutte cose futili, vorrebbe vedermi concentrata su questioni più spirituali ma l'ho fatto per anni avvelenandomi l'esistenza con mortificazioni inutili e non sa quante bestemmie caccerei pur di farle un dispetto e farle comprendere quanto la religione e il suo bigottismo mi stia a cuore.
Ma io mi reprimo sempre e a sera mi concentro sui respiri pur di non pensare a quanto odio questo posto.
Progetto di andarmene iniziando a pianificare nel dettaglio come agire poi qualcosa cambia, mi convinco che in fondo mi conviene aspettare un altro anno, mi illudo che qualcosa cambierà, che è tutto sopportabile, che mi mancheranno...
E intanto nell'indecisione se ne va la vita e la mia voglia di stare al mondo e io non posso fare altro che odiarmi.

26 maggio 2022

Categoria: Solitudine

da Anonimo

Ti ho letta con l attenzione che darei a una scrittrice.
Quale potrebbe essere l azione che ribalta la partita?

2 giugno 2022

da Anonimo

Ed io ti ringrazio per la pazienza perché mi sono dilungata molto.
Se sapessi esattamente cosa fare e come non sarei qui certo a scrivere.
Sono certa che non é un'azione sola ma un cambiamento radicale del mio modo di vivere che farebbe la differenza.
Potrei dare una svolta ma non so dove mi porterà. Per ora sono in un limbo.
Questa indecisione complica solo le cose e aumenta le insicurezze che mi trascino da anni.
L'umore instabile non aiuta.
Pian pianino cercherò di tirarmi fuori come ho sempre fatto.
Qualche passo avanti c'è stato ma non capisco perché non ho memoria dei momenti felici e mi concentro sul dolore.
Ho un atteggiamento da perdente già in partenza e la situazione é sfavorevole.
Secondo te come potrei agire?

2 giugno 2022

da Anonimo

Sono l anonimo che ti ha scritto la prima volta, ho letto ora la tua risposta..
Ci sono due modi di solito per cambiare una situazione: il primo è quello che giustamente chiami "cambiamento radicale"..è inviare curriculum ad un villaggio estivo (sto dicendo come esempio) dall'altra parte del mondo, o accettare un qualunque lavoro nuovo e sconosciuto lontano da casa..oppure decidere di cambiare completamente strada professionale, iniziando a costruire qualcosa vicino a casa ma su una strada mai battuta, ad esempio iniziando da un corso osa (sono assolutamente esempi tra mille, e dopo torno su questo concetto del mille)..oppure potresti decidere di fare un lavoro che già conosci ma cambiare casa, trasferirti in un altro quartiere, o anche vicino a dove sei ora ma cambiando le condizioni..se ad esempio vivi con qualcuno, andare a vivere sola..o se vivi sola mettere in casa un coinquilino..e cosi via. Insomma cambiamenti radicali e decisivi, una specie di "terapia di urto" ecco.
E poi ci è una seconda strada, che sembra minore e secondaria ma invece è altrettanto potente e funzionale, ma sul lungo periodo: i micro cambiamenti quotidiani. Piccole fesserie, niente di eclatante, ma che se fattr tutti i giorni, dopo qualche mese iniziano a fdare i loro frutti: non cambiare casa, lavoro,città, ecc,ma esattamente da dove ti trovi, togliere la.lampada dalla camera e aggiungerne una nuova, di un colore a cui non avresti mai pensato prima..fare due passi, e come dicevi non solo con i moscerini (quella frase molto malinconica ma ha reso davvero bene l idea),ma salutando qualcuno per strada cbhe di solito non saluti, basta un "ciao",niente di eclatante, ma fatto nei mesi cambia non subito la vita, ma l umore, e quidi pian piano anche la vita..prova a fare una torta che non hai mai fatto prima, o una ricetta..fai quella semplice telefonata di 2 minuti ma che smuove le acque, tipo a una palestra per prendere info su orari e prezzi, a un consultorio per chiedere di iniziare una terapia gratuita, a una persona non per forza della tua età, anche più grande, ma con cui prendere un caffè in simpatia e tranquillità..insomma fare via via tante piccole micro azioni, cose che lì per lì sembrano dare pochissimo beneficio o cambiamento, ma che perseverando arrivano a cambiare l esistenza di una persona.

Sono due strade entrambe validissime e super efficaci, puoi fare quale delle due senti nelle tue corde, si tratta in ogni caso di attivare un cambiamento, che sia macro o micro, che vada a smuovere una situazione un po cristallizzata.

Invece per quanto dicevo sul.concetto dei mille modi, intendevo che un rischio serio delle menti intelligenti e sensibili, è di arrivare a "impantanarsi", tra altri fattori, aanche per questo motivo: di cogliere le troppe scelte, e di paralizzarsi non sapendo da dove e come cominciare. Per cui inizia da una cosa qualsiasi, non preoccuparti di fare le cose fatte bene, inizia da una qualunque azione pratica. Invece per quanto riguarda la parte da "scrittrice" che ti segnalavo già nel primo commento, cioè l abilità che hai nel descrivere le atmosfere, le sensazioni, la noia ciondolante, la calma piatta, ecc,mi permetto di suggerire di tenere sempre aggiirnato un diario o un quaderno..cioè una volta che ti sei assicurata di aver "sbloccato" la situazione concreta della vita vera con i modi che dicevo prima, dedica se puoi sempre del tempo al lato "da scrittrice" (chiamiamolo cosi). Il problema infatti è quando questo lato, fatto di introspezione, sensibilità, ecc,prende il sopravvento nella vita quotidiana, cristallizzandola e bloccandone l azione concreta..ma se invece si sblocca la.situazione, si guadagna, si è nella vita e nel mondo, tra le persone e le cose, diventa importante invece non perdere quel lato (che rischia invece di andare a quel punto perduto),continuare a coltivarlo e anzi valorizzarlo, perchè anche se forse non sembra ma è molto prezioso, purché ripeto non arrivi a bloccarti la vita.

Ti auguro un enorme augurio per tutto il bene, ti mando un grande affettuoso abbraccio anche se virtuale ma caloroso. Buona vita per tutto

5 giugno 2022

da Anonimo

É tutto quello che mi ripeto io senza avere il coraggio di farlo.
Hai centrato il problema, sarà dura lo sai vero? Sei nella mia testa ormai, mi conosci meglio di me.
Scusa la presunzione ma sono sicura di conoscerti.
Questa risposta la leggeró spesso.
Perché salutarci quindi? Dovresti farmi entrare un po' nel tuo mondo e darmi un po' del tuo coraggio.
Credo che l'età non sia rilevante per le frequentazioni. Conosco una persona un po' più giovane di me con un'enorme maturità e tanta esperienza.
A presto...💚

5 giugno 2022

da Anonimo

Ciao..sono l'anonimo che ti ha scritto le altre volte..verissimo, si potrebbe benissimo non salutarsi nel senso di addio, ma continuare a salutarsi virtualmente nel senso di scriversi, parlarsi, ecc..ma si andrebbe, involontariamente, "contro" tutto quanto detto finora. Per scrivere qui vuol dire che si è in una stanza, o comunque su uno smartphone..io questo sito lo adoro eh, sia chiaro, ma quel che intendo è che non è giusto "chiudersi" qui, è un modo come un altro per non tuffarsi nella vita vera, con le persone vere, nel mondo vero. Mi parlavi di coraggio..son daccordissimo, e proprio per questo lo stare qui a scrivere (se fatto sempre e non ogni tanto) è un atto inconscio di chiusura, di barricata, di blocco, di paura. Non so come mettere le emoticon dal pc, altrimenti metterei un cuore rosso per mandarti un abbraccio grandissimo davvero con tutto il mio cuore. Terrò d'occhio ancora il sito se vorrai raccontare, ma più in là, quando sarà magari in una serata autunnale, se ti andrà di raccontare qui tutte le cose belle che si sono aggiunte questi mesi nella vita vera.
Un grandissimo abbraccio, a presto

7 giugno 2022

da Anonimo

Ho letto ora: è vero! ma chiudermi qua mi è servito molto e anche uscire in questi giorni.
Ho respirato, fatto un po' più di chiarezza, assorbito emozioni e sensazioni negative e positive e ora sono pronta a ripartire.
Un enorme abbraccio con tutto il cuore, un bacio a stampo sulla guancia, indipendentemente da quel che sarà. per me È AMORE nel suo significato più profondo e disinteressato!

9 giugno 2022