Pensieri

da M.

Mi capita spesso di compiacermi di qualche complimento o frase detta nei miei confronti. Ma mentre sogno a un tratto si smorza il sorriso e mi si gela il sangue: la scena si deforma e inizio a sospettare di essere stata sottilmente provocata e schernita. Rivedo i sorrisi e mi sembrano sardonici, riascolto le voci e mi paiono ostili e poi il tono era questo? e le parole esatte?
Non sono vere e proprie paranoie ma nella mia mente il ricordo si confonde, si deforma, arriva una bruttissima disillusione che mi apre in due il cuore.
Ancora non capisco se non mi fido degli altri o non ho abbastanza fiducia in me stessa.
So che nessuno mi ama o apprezza veramente ma ho capito che a nessuno interessa schernire una come me, e questi pensieri mi sono di conforto perché voglio solo vivere tranquilla anche se dimenticata.
Ritagliarmi un piccolo posticino e sognare in grande.
Fare e stare tra la gente mi aiuta a mantenere il contatto con la realtà ma non è così scontato per me. A volte le sensazioni e i pensieri sono così confusi che mi sembra di ricadere nel tunnel del delirio ma credo e spero di essere abbastanza forte ormai.
Chi non ha sperimentato non sa ma la sofferenza psicologica è tremenda e invalidante.
Il tuo corpo è sano ma non ti serve perché tanto la paura di paralizza, la testa non ricorda e le azioni sono tutte scombinate.
Poi quel periodo maledetto in cui qualche specialista solo perché ha studiato 10 anni vuole arrogarsi il diritto di entrare nella tua mente e quel che è peggio ha la presunzione di sapere esattamente cosa provi e cosa è meglio per te!
In barba a tutto mi sono rifiutata di seguire a puntino le indicazioni terapeutiche senza ascoltarmi e rischiare anche di diventare dipendente dalla terapia: "sua figlia dovrà curarsi a vita" ...dicevi?
è un anno che sto bene con alti e bassi e perché ho creduto in me, nella mia tenacia, non in quegli stupidi farmaci...
Per fortuna ho trovato un medico che tutto sommato mi è stato di grande aiuto: senza dirmelo mi ha portato a capire che non avevo per niente bisogno di lui ascoltandomi e basta e lasciandomi il tempo di trovare soluzioni. Ricordo una frase emblematica: "ho l'impressione che lei non conosca la vita...come fa a dire che non vuole vivere se finora non ha mai vissuto?" ha acceso un briciolo di speranza, forse il mio disagio aveva origine non da quello che facevo ma da quello che non facevo.
Lo ringrazierei per questa unica scintilla se non mi avesse spennato come un pollo...a modo suo mi ha aiutato.
E poi loro: quelle persone semplici che nei momenti di crisi ti venivano a prendere e ti tenevano sottobraccio nonostante tu li prendessi quasi a spintoni e rispondessi a fatica perché in quei momenti erano nemici che ti strappavano la tua unica possibilità ( così la vedevo) di lasciarti alle spalle la sofferenza.
Ma poi sotto sotto sembravano così umani e ti parlavano come se anche tu fossi una persona degna di stare qui, rispettando i silenzi ma discorrendo anche di cose "normali". Ecco in quei momenti loro sono stati più di supporto di qualsiasi freddo e distaccato professionista che ti scruta dall'alto in basso come fossi uno strano animale e mai avrei pensato che avrei conosciuto questa realtà così da vicino.

Forse non siete considerati abbastanza, prendete i pugni, raccogliete i malumori, siete a contatto con la sofferenza e la morte ma qualcuno vi stima, si ricorda di voi in quei momenti di sofferenza estrema e con piacere: quel breve tragitto cosí surreale e strano ma tranquillo. Mi sentivo come un topolino ferito che viene chiuso in gabbia ma con delicatezza e poi sfamato.
Contate più di quanto potreste immaginare
💓

19 maggio 2022

Categoria: Pensieri