Aiuto

da Giulies

Salve a tutti :) Il motivo per cui sto scrivendo qui è per chiedervi un aiuto e un grosso favore. Sto scrivendo un libro sui disturbi alimentari, non una guida su come superarli, ma un manuale di autoanalisi per parlare di un argomento che è considerato ancora un tabù, ma che è invece molto delicato e più diffuso di quanto pensiamo.
Sto raccogliendo testimonianze per capire come ognuno vive il proprio disturbo alimentare - Io per prima includerò la mia esperienza personale, lottando ancora contro un disturbo alimentare.
Vi chiedo, a chiunque se la senta, di raccontarmi la sua esperienza, se ha avuto un disturbo alimentare, se l'ha superato e come, se invece lotta ancora per uscirne, quali sono le difficoltà maggiori e le emozioni provate.
Vi chiedo di includere un nome (può essere di fantasia) e la vostra età. Qualunque altro dettaglio aggiuntivo è a vostra discrezione.
Grazie per l'aiuto e il coraggio.

28 settembre 2021

Categoria: Aiuto

da Anna

Mi chiamo Anna e ho 35 anni.
Non so se è giusto inserire la mia vicenda tra i veri e propri disturbi alimentari, e in ogni caso non è più attuale perché riguarda soprattutto l'infanzia e l'adolescenza, ma ci provo perché magari può essere comunque uno spunto utile: non mangiavo. Mi spiego: usavo il cibo soprattutto come forma di "sciopero", ad esempio non accettavo di sentire le storie dei bambini poveri, provavo un senso di colpa talmente forte da rifiutare categoricamente il cibo.
Questo non mi rendeva anoressica nel senso comune del termine, ma crescevo davvero molto piccolina per la mia età rispetto alle compagne, ero penalizzata nell'altezza più che nella magrezza, pur essendo comunque anche abbastanza magra.
Oltre a questo fattore "morale",dimostravo in modo più generico un poco interesse verso il cibo: ero molto presa dalle questioni astratte, dalla lettura, dalle teorie. Avevo un carattere vivace e socievole, ma quel lato astratto mi portava sempre lontana dal cibo, lo apprezzavo poco, non avevo interesse.
Mi piacevano in modo autentico poche cose, per il resto risultavo una bambina "schizzinosa" ecco, non ero reputata mai nella piena patologia ma una sorta di perenne rischio, ero sempre sulla soglia limite.
È stato solo quando sono andata via dalla mia città di nascita, che finalmente ho imparato ad apprezzare il cibo, per cui credo fosse un discorso molto collegato inconsciamente alla mia famiglia di origine.
Negli anni però, a periodi alterni, ci sono state fasi in cui nuovamente dimostravo scarso interesse, passando giornate dimenticandomi quasi di mangiare, o mangiando cose "tristi" , scialbe e veloci, mai in allegra compagnia la così, pasti fugaci giusto per tamponare un leggero senso di fame.
È stato solo dai 30 anni in poi che mi sono assestata credo definitivamente, ora ho un peso assolutamente normale, mangio in modo sano, gustoso e regolare, volentieri sia in compagnia sia da sola.

30 settembre 2021