Sfoghi

da Anonima

Se qualcuno potesse capire come mi sento davvero. Se solo qualcuno potesse tirare fuori la mano salvifica della redenzione. Invece nella maggior parte dei casi sei tu a dover salvare te stessa. E nemmeno ti va più perché ormai hai abbandonato le speranze. Sono tre anni che la mia vita è diventata un incubo con una serie di situazioni destabilizzanti. Un lavoro a cui ho dovuto rinunciare e che ha rotto in me il senso di utopia, una situazione disastrosa che mi impedisce di portare a compimento i miei studi alle spalle, ben due tentativi di suicidio da parte della cosa più cara che ho e un momento in cui ho perso completamente la padronanza di me stessa. Qualcosa che mi ha veramente scioccata nel profondo della mia anima e che mi ha lasciato delle ferite addosso, delle cicatrici che stentano a guarire. Invece le persone sono sempre pronte a giudicare, dando per scontato che tu sia di ferro. Ti danno della frivola, della superficiale ma non capiscono quanto dolore ci sia dietro una risata. Finta soprattutto come la percezione che tutto si possa risolvere, che il Sole tornerà a splendere. Che possa tornare a gioire, a splendere. Una voragine, un oblio. Solo un mare in tempesta in cui sono già annegata.

8 marzo 2021

Categoria: Sfoghi