Ricordi

da Lillian

Ogni tanto mi piace raccontare le mie avventure lavorative. Fino a febbraio 2020 lavoravo presso un post-scuola e mi porto nel cuore un gran numero di bambini. Perciò oggi vorrei raccontare una delle loro marachella.

Era il maggio 2018 e la mia collega e è venuta da me e mi ha detto:
"C'è un sasso nel water".
"Cosa?" sono corsa a vedere.
In bagno c'era Vanessa (5 anni) disperata perchè aveva appena fatto pipì sul suo prezioso sasso. Il pomeriggio precedente se lo era portato in giro per tutto il tempo ma io glielo avevo fatto posare almeno per andare in bagno. Poi ce lo eravamo dimenticate lì. Lei non poteva essere stata visto come si era dimostrata afflitta. Dopo la merenda abbiamo fatto sedere tutti i bambini per esporre la questione. Quindici bambini mi guardavano in silenzio
"C'è un sasso nel water. Qualcuno di voi ne sa qualcosa?"
Ricordo di aver giusto fatto in tempo a finire la frase. Tutti mi hanno ricoperta di domande ed esclamazioni diverse.
"COOOOSA???"
"IO NON SONO STATO"
"POSSO VEDERLO?"
Hanno insistito parecchio su quest'ultima ma io sono stata irremovibile. Non doveva diventare un'attrazione.
"E ora come lo tirate fuori?" mi ha chiesto uno dei più grandi.
"Con i guanti" e avrei voluto a aggiungere "visto che chi lo ha trovato ci ha fatto prima pipì".
"Ma davvero lo tirate fuori voi?" insistevano.
"Certo"
"Potreste usare una pinza da forno!"
"Ma sei stupido?" ha ribattuto qualcun altro per poi cambiare subito tono in seguito alla mia occhiataccia "come fanno poi a usarle per il forno?"
"Le lavano, ovviamente"
A quel punto la discussione stava diventando troppo assurda quindi sono intervenuta "Grazie ragazzi ma userò i guanti":
"Se vuoi posso farlo io al posto tuo" si è offerto Manuel, 9 anni. Il caro dolce Manuel, sempre gentile e disponibile.
"No grazie, tesoro. Sei molto gentile ma ci penso io" gli ho risposto con un sorriso.
"Secondo me è stato Antonio. Guardalo, Ha la faccia di uno che ha buttato un sasso nel water" mi ha detto Alessandro.
Ho guardato Antonio che stava fissando il vuoto imbambolato. In effetti ne sarebbe capace. Una volta l'ho sorpreso ad assaggiare dei sassolini in giardino. Ma questa è un'altra storia.
"Sono stato io" ha confessato in tutta tranquillità Federico (8 anni).
Sconvolta da una confessione che non mi aspettavo minimante gli ho chiesto:
"Come sei stato tu? Perchè lo hai fatto?"
Ha fatto le spallucce "Non lo so".
A quel punto mi è venuto il sospetto che voleva soltanto porre fine alla faccenda per andare finalmente a giocare, anche a discapito di una punizione.
"Com'era fatto?"
Ha fatto un gesto con le mani "grande cosi e bianco".
"No, non è bianco."
"Si, era bianco".
L'avevo praticamente scagionato ma lui continuava ad autoincriminarsi.

Alla fine, nel dubbio, hanno tutti fanno cinque minuti di castigo e poi siamo andati fuori a giocare. Non abbiamo mai saputo se il colpevole fosse davvero Federico o no. E questo io lo reputo un mistero ancora più grande del cognome di Penny (The big bang theory) o di come ci si finita l'ananas sul comodino di Ted (How I met your mother).

Per oggi è tutto, spero di avervi strappato un sorriso in questo periodo difficile.

Lillian

20 novembre 2020

Categoria: Ricordi

da Sere90

Cara Lillian, anche io lavoro nel doposcuola in una scuola in Austria... che bella questa dedica, mi ha fatto sorridere! =) Frazie

23 novembre 2020 - Belluno

da Lillian

Grazie a te per averla letta!
Visto che lavori con i bambini sicuramente mi capisci e conosci e le soddisfazioni che portano. :)

24 novembre 2020