Sfoghi

da Luna per Sole

Oggi è San Valentino. Sarebbe stato il regalo più grande vederti arrivare, bussare al mio portone e dire: "Sono qui, abbiamo sbagliato entrambi, ma siamo ancora in tempo per recuperare tutto. Siamo stati vittime di un sortilegio che ci ha allontanati; come due naufraghi nel mezzo di una tempesta, siamo sopravvissuti e poi ci siamo ritrovati su una spiaggia, un pò diversi da quando ci eravamo persi, ma fondamentalmente noi". E da lì ripartire. Sai, con te accanto ritornerei a studiare, ritornerebbe la mia lucidità, la mia serietà, il mio desiderarti (come e più di allora), avendo conosciuto il mondo con e senza di te. E lo grido a gran voce, senza di te è invivibile, come direbbe un bambino, è semplicemente brutto. Amore mio, more mio, Franz... devo tutto a te e gli altri non lo sanno. Un amore così grande, da film, da premio Oscar, non capita a tutti... è talmente raro che ha scatenato un odio brutale, che ci ha separati. Abbiamo avuto tanto coraggio quando ci siamo fidanzati, contro tutti... ora ne serve di più per ritornare insieme... perché ora bisogna passare sulla felicità di troppe persone, delle famiglie, di lui, di lei, della bambina. Quanto dobbiamo essere egoisti per stare insieme. Ma è solo colpa della tempesta, noi non volevamo naufragare e dividerci. Ieri ti ho guardato per tutto il tempo e ho letto nei tuoi occhi una tristezza ingiusta... la tua tristezza era accompagnata dalle mie lacrime... no, non lo meritiamo il dolore. Volevamo soltanto amarci. Chiedevamo troppo? Vorrei addormentarmi e sognare di vivere la nostra favola, perché la realtà ora non lo permette. Sogno di noi, nella nostra piccola casa, arredata con cura, con uno stile giovane e fresco, semplice... come noi... Immagino me, alta e fiera, con un grembiule messo in malo modo, intenta a pasticciare in cucina. Tu seduto sul divano, davanti ad un mega schermo, collegato su Internet. E a terra i nostri tre piccolini, Esmeralda, Francesco e Antonio, che giocano. Felici. La realtà mi sta distruggendo, devo combattere, devo lasciarti andare. No, non ce la faccio. Piuttosto muoio io, ma quel sogno non deve morire. Ti amo. Ti amo da matti. Sei bello come il sole. Uomo. Cosa me ne faccio del resto? E cosa te ne fai tu? Noi due metà della mela, perfetti insieme. Ieri mi sono ritrovata nella penombra con il saputello di turno, che mi metteva pressione, voleva sapere in maniera ironica particolari sulla mia vita e sulla mia nuova relazione... e non ce l'ho fatta più... ero un vaso ricolmo d'acqua, ho pianto, e gli ho detto chiaramente che amo ancora te. Come un fiume in piena, non mi sono risparmiata. Lui non mi capiva, mi diceva che se mi avessi voluta veramente, mi saresti venuto a prendere. Mi diceva di rassegnarmi e dedicarmi al sociale. Ma io sai dove glielo metterei il suo sociale? Ma che ne sa lui del nostro amore, delle nostre serate insieme, del nostro far l'amore, delle tue attenzioni e della tua protezione?!. Lui, perennemente single, che ne sa dell'amore?!. Ah mio Franz, mi manca davvero tanto la tua protezione. Un tuo collega ci sta provando spudoratamente e il tuo migliore amico mi ha detto che se fosse stato single si sarebbe messo con me, fregandosene di te... e a me hanno fatto entrambi schifo. Perchè ci vuole rispetto. E perchè te lo voglio dire, così li rimetti al loro posto. Rimettili a posto tutti. Fagli vedere che si sbagliano quando credono che sia troppo tardi per noi. Non lo è. E sai che ti dico... tu mi hai insegnato ad andare contro corrente, a fregarmene dei giudizi, a lottare per ciò in cui credo... e dunque se questo San Valentino lo abbiamo passato divisi, io "ti verrò a prendere con le mie mani" e non ne farò passare un altro senza di te. Sono sicura che se mi respingerai freddamente, sarà ancora a causa del sortilegio che ti ha fatto dimenticare chi sono io. Se mi accoglierai tra le tue possenti braccia, vorrà dire che il sortilegio è stato spezzato. E solo allora vivremo felici e contenti. Ti amo, come non ho mai amato nessuno. La tua bambolotta

15 febbraio 2018

Categoria: Sfoghi