Sfoghi

da Anonimo

Questà è una lettera per sfogarmi e parlarvi della mia esperienza; sono una ragazza di vent'anni che era partita per l estero alla ricerca di un futuro migliore...ero partita con il mio ragazzo e andava tutto bene, lavoravamo entrambi e ci trovavamo nel paese delle opportunità, era l inizio di una nuova vita. Il giorno del mio ventesimo conpleanno ho scoperto di essere incinta ero felicissima, il regalo più bello che la vita potesse farmi...decisi di tornare in italia per le visite e lui volle rimanere su per lavorare...erano passati due mesi e mezzo e il mio ragazzo decise che il nostro bambino non era un suo problema e che non sarebbe sceso...mi è crollato il mondo addosso...non avevo un lavoro, ne soldi, ne delle basi per creare una famiglia...e per quanto io sia contro l aborto perchè un bambino è il regalo piu grande che si possa ricevere nella vita dovetti abortire...è passato un mese e mezzo da quel giorno...mi manca da morire sentire il mio bambino crescere dentro di me non dimenticheró mai il battito del suo cuore la manina sulla testa che aveva nell ecografia... tutte le sere piango sperando che il mio bambino possa perdonarmi, non volevo, darei la mia vita se qualcuno mi dasse la certezza che poi potrei riabbracciare il mio piccolo angelo...
Era il mio sogno perchè non ho mai avuto rapporti con la mia famiglia e l unica cosa che desideravo era costruirmene una mia e dare al mio bambino tutto l amore e tutto cio di cui avrebbe avuto bisogno senza lasciarlo neanche un attimo ad affrontare qual si voglia difficoltà da solo, e invece non sono stata ingrado neanche di proteggerlo mentre era dentro di me...l ho fatto buttare via come se fosse un niente e questo mi distrugge sto malissimo avrei dovuto lottare per farcela da sola ma non sono stata abbastanza forte...la mamma ti amerá persempre e aspetteró il giorno in cui potrò riabbracciarti,
scusa angelo mio.

7 settembre 2016 - Frosinone

Categoria: Sfoghi