Lettere

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da Anonimo

Ti ho amato ma il tempo e le circostanze hanno reso evidente che la tua anima non e' affine alla mia.
E' questo per me il vero dolore: in effetti mi risulterebbe insopportabile affidare il mio cuore a chi non sa prendersene cura.
Ho perso completamente la fiducia che tu possegga questa prerogativa essenziale...non hai saputo dimostrare nulla in tal senso anzi, dopo tutto questo tempo, l'esatto contrario direi!!
Magari sono complicato e di certo pretendo, pero' questo non posso cambiarlo, semplicemente
perche' mi impegno in prima persona a proteggere e preservare quanto di bello c'e' nello scambio delle emozioni, nell'abbraccio di un amore, nella protezione dei sentimenti e delle persone.
Io non so scendere a patti in certe cose, tu invece... sai farlo molto bene.
Non discuto scuse e ragioni ma io ho guardato molto oltre...troppo in la' anche per te.

2 settembre 2016

Categoria: Lettere

da Tiamo

Cos ho fatto che non va?

2 settembre 2016

da Anonima

Allora...se "mi hai amato", almeno in passato, dimmi ciò che hai scritto in questa dedica, guardandomi negli occhi. Così, finalmente, la mia Anima avrà pace ed io con lei. E non mi sentirai mai più, te lo prometto.

2 settembre 2016

da anonima nuvola

Caro Anonimo, per prima cosa non si decide a chi affidare il cuore, sé c'è amore il cuore parte per conto suo. Secondo parli di fiducia che lei non sarebbe all'altezza della tua prerogativa essenziale. Al coraggio di dire che sai guardare oltre!! Anche per lei... boh...Scusami di avere scritto il mio pensiero.

2 settembre 2016

da io

Grazie vedrai che con la tua amica sarà diverso

2 settembre 2016

da Anonimo

Scusa se ti rispondo sicuramente non è indirizzato a me, ma il tuo modo di scrivere assomiglia molto al uomo a cui o dedicato tutta me stessa.Mi manca molto ma lui ad aspirato ad un altra vita e ha scelto per me le strade divise.Eravamo pieni di emozioni ma incopatibili.

2 settembre 2016 - Roma

da Anonimo

Eravamo li, a Bologna, era fine novembre, faceva terribilmente freddo, ti ricordi io avevo un paio di jeans un cappotto blu alla marinara. Era presto al mattino poca gente in giro e il portico lungo era diventato la nostra stanza. Il tuo passo si accompagnava al mio, cercavo la tua mano e in quell'istante la cercasti, eravamo mano nella mano e non l'hai lasciata mai. Mi girai verso il tuo viso ed i tuoi occhi profondi mi stordirono, non riuscivo a staccarmi dalla sensazione di qualcosa di noto, di antico di appartenenza.
Senza proferire parola ci guardammo in quel modo e le tue labbra scivolarono sulle mie.
In quel momento seppi che ciò che provavo era Amore. Non ti vidi più. Per l'eternità ti cercherò anima mia. Cosi, doveva accadere.

2 settembre 2016

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