Ricordi

da Anonimo79 per A LEI

14 ANNI DOPO. E non è passato un mattino che non mi svegliassi senza pensarti. Nè ho mai chiuso gli occhi senza almeno un sospiro che sapesse di te. Lettere scritte e stracciate, messaggi scritti e cancellati. Peccato che i miei, i nostri ricordi dal cuore non si possano né cancellare né stracciare. Non riesco ad odiarti neanche se mi ci metto d’impegno. Eppure lo meriteresti. Tu che mi lasciasti per un mio operaio. Tu, che dopo tre anni insieme mi hai gettato via senza pensarci su più di tanto. Tu, che mi avevi promesso ciò che si promette all’amore della propria vita. Quel “per sempre” che ancora oggi graffia le pareti del mio cuore sbrindellato. Mi hai cacciato via dalla tua vita sorridendo, come se tanti anni non fossero mai esistiti. Tu, che dal giorno dopo hai sbandierato ai quattro venti la tua felicità, il tuo essere libera, facendomi passare anche da cog***ne che stava male mentre la ex già se la spassava. Tanti “mi dispiace”, zero empatia verso la mia sofferenza. Ormai ero diventato solo uno scomodo ricordo già appartenente al passato. Non riuscivo a soddisfare la tua voglia di metterti in pari con le amiche che mettevano su casa. Non ti ho mai fatto mancare nulla, ma non potevi più aspettare. Tre anni di fedeltà, più gli anni passati assieme a scuola con una intesa incredibile. Avrei perdonato questo tuo tradimento, avrei mandato giù rospi e bocconi amari. Pur di stare con te, ancora, per sempre. Un atto di fede, mi dicevo. Ti ho creduta, sempre. “Non riuscirei ad immaginare la mia vita senza di te”, mi ripetevi. Mi hai lasciato ad annegare in un mare di sensi di colpa, mi hai fatto sentire un fallito. Mi sento un imbecille per aver creduto ai tuoi sentimenti, eri proprio brava a recitare la tua parte. Dovrei odiarti, dicevo. E invece non passa un giorno che questo cuore bas***do non pensi a te, ai tuoi sorrisi. Te ne sei andata senza mai voltarti indietro, come se il nostro amore fosse durato il tempo di un temporale estivo. Avrei potuto chiedere, indagare, riprovare, aggiustare. Ma scelsi la mia dignità, e non ti ho mai disturbata nel tuo nuovo cammino. So solo che sei felice, che lo sei stata fin da subito. Hai voluto urlare al mondo la tua nuova vita, come se il sottoscritto non ti avesse mai reso felice, in quel periodo assieme. Ho iniziato a pensare e a convincermi di aver contato male. Di aver sentito male, di aver visto male. Ma si, probabilmente mi sono immaginato tutto. Dovrei odiarti, dicevo. E invece mi ritrovo ancora qui, ad affidare alle parole un dolore che sembra aver messo radici dentro di me.

Un dolore amplificato dal fatto che non lo meriti. Ti ho lasciata andare, dicevo. Mai una scenata, mai una chiamata, mai niente di niente. In barba al tuo accusarmi di essere immaturo, di dover crescere. Credimi, sono cresciuto, eccome. Sono cresciuto nelle mie lunghe passeggiate estive, solo, con i miei pensieri. Sono cresciuto nelle mie notti insonni a scalciare le lenzuola a bagnare quel povero cuscino con le mie lacrime amare. Sono cresciuto in tutte quelle domeniche in cui non tocco cibo, da quando mi hai lasciato. Sono cresciuto ad ogni chilo perso, ad ogni goccia di xanax che ho ingurgitato nel mese post-rottura.

Sono cresciuto, da solo. Senza mai cercarti, senza mai disturbarti. Lasciandoti godere quella felicità che con me non potevi più avere. Spero che l’hai trovato, alla fine, il principe azzurro dal conto in banca di cristallo. Spero che ti metterà al più presto l’anello al dito, cosi che tu possa sfoggiarlo con entusiasmo davanti a famiglia ed amici. Perché in fondo cos’è, oggi, l’amore, se non questo? Avevi ragione, io sono un debole, un fallito. Un debole ed un fallito che però ti ha amato e rispettato ogni giorno, che non ti ha mai tradito, che ti avrebbe ripreso tra le sue braccia quando nessuno con un minimo di amor proprio lo avrebbe fatto. Che fesso. Buona vita, amore mio.

11 luglio 2016

Categoria: Ricordi

da Anonimo

Ti dovre soltanto dire vai a c... e pet quello che scrivi ma sei bravissimo con le parole lo sei sempre stato

12 luglio 2016

da Anonimo79

Sbagli persona. Non sono probabilmente quello che conosci tu.

13 luglio 2016