Carta Bianca

da Leon

È brutta la vita eh? Non dirlo a me.
La vita è ingiusta. Ti rende succube di un sistema a cui non scegli di appartenere e da cui non esiste fuga.
Non si può scappare da se stessi, dai propri pensieri, dal proprio esistere nel mondo. Strano a dirsi, ma ho questo pensiero dalla tenerissima età di 8 anni. Già mi ero stancato, me ne volevo andare. Volevo rendere vano l'amore ed il conseguenziale dolore che la mia nascita ha comportato. Non volevo esistere, ed ero attratto dall'astrazione della non esistenza.
Rammendare e non dimenticare.
La mia vita gira intorno a questo fuoco rivoluzionale che è sempre presente in me.

Amicizie sbagliate, talmente tanta erba da perdere il conto delle cime. Soldi, sono stati il mio primo grande amore.
La mia prima delusione amorosa.
Sai, quando ti innamori guardi solo la parte più bella. I soldi aprivano le vie della vita.
Fomentavano la mia più grande ed attuale dipendenza. Il bisogno di elettricità nel sangue per far battere un cuore che agli occhi attenti degli encefalogrammi era dichiaratamente morto.. Ghiacciato. più che per solitudine per odio.
Ed eccomi qui. Un ragazzo spaesato, perso in se stesso, disadattato da una società che emargina chi è diverso.

C'è chi si sceglie il proprio posto nella propria vita.
Chi è teatrante e finge di essere se stesso per guardarsi meglio.
Ecco, sono colui che sempre è,
che sempre è stato.
Sono il principio generatore di me stesso.

Tutto cominciò così. Tutto cominciò con un grande, enorme, struggente sbaglio.
Il pensare di poter cambiare le cose.

Il passaggio tra il me di tempo, ed il me che ha spaccato il suo tempo è databile dai 15 ai 18/19 anni.

Ca**o se mi sono divertito. Mi sono divertito così tanto che quando ho smesso ho capito che non sarei mai stato uno tra tanti. Sarei stato l'uno, il numero uno, dei tanti.

Ho smesso.

Una famiglia complicata, un esistenza complicata, una visione distorta di sé stessi.. va sempre a comportare quello squilibrio tipico del pazzo in una società di finti normali.
Ed io ero così, sono così, sarò sempre così.
Ciò che mi ha ucciso mi ha salvato.
Risorgo, è la mia unica dote.

Sono l'archetipo della fenice.
Risorgo dalla polvere sempre più forte di prima.

Ne è passato di tempo, eh? ..
Ne passa sempre.

-Leon

12 maggio 2016 - Roma

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