Carta Bianca

da Amo i libri

Ignorata, allontanata, ecco quello che sono, lo sento cosi' forte questo rifiuto dell'amore, del calore che cerco, e proprio per questo non mi e' concesso. Egli era gelido, marmoreo, come le sue labbra, bianchissime, esangui direi, e io invece ho il sangue che mi brucia nelle tempie e nel cuore. Poi la tenerezza prende il sopravvento, e gli parlerei, ma temo un suo diniego, una sua vessazione. E allora mi do tempo, aspetto il dolore diventi conoscenza di me, questi momenti che fanno parte di questo vivere.
Il sole ha colpito i suoi occhi che si sono ritratti per il troppo bagliore, ma io li ho visti per un attimo, erano splendidi come il mare con i suoi tre colori miscelati in un'unica armonia. Prima egli non era cosi' distante, ritratto, devo proprio arrendermi al fatto che non mi vuole. Ed io che posso fare piu' che avvicinarmi lievemente, godere della sua presenza algida, e' assurdo, io gli farei un sorriso cosi' spontaneamente quelli che si regalano senza pensarci, ma egli non mi degna di uno sguardo, questo suo e' un rifiuto, e i miei intenti il mio essere cosi' naturale muore con me. Io voglio il suo bene, evidentemente non sono io il suo di bene.

28 aprile 2016

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