Lettere

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da Swallow

Galoppa libero, selvaggio e imbizzarrito sulla spiaggia del mio cuore il tuo esserci in me che non so arginare; prorompenti e tumultuose onde si riversano nel mio profondo, infrangendosi fragorose come un tuono sulle mie consapevolezze che si sgretolano al tocco carezzevole del mio amore che sempre vivo arde e divampa in te, e per te.
Vortici di sabbia volteggiano e graffiano lo sguardo che si fa salsedine cristallizzata mandata giù a grosse sorsate, quasi mi sembra d'annegare, annaspo nel mio stesso amore che tutto travolge, pure me, sul fluire spiegato d'ali della stessa libertà che tutt'e tre, paradossalmente, ci unisce.
Crescono in me le tue antiche radici ch'io sento in me e che tu non vedi. Chissà se quantomeno le senti. Lo sai cos'eravamo io e te? Io adesso sì, e già solo alla luce di ciò mi spiego tante cose, anche se c'è chi pensa che ci sia ancora un altro passato da disotterrare.
L'amore che provo per te oramai si è fatto linfa e la mia anima germoglia in virtù della tua. Sei il fiore più bello sbocciatomi dentro, sei il bocciolo del mio stesso cuore.
Dirompente hai percorso i miei cunicoli e, inconsapevole, ne hai fatto dapprima strada e poi immense distese, dove il mio amore circumnaviga libero e denso, pieno del tuo esistere.
Sei parte di tutte le stagioni del mio cuore, perpetua presenza, talmente intensa da risultare più sentita del tangibile stesso. Hai una corposità talmente densa da risultare pienezza.
Ti sento, in me, parte di me, essenza stessa dei miei sentimenti e non so più pensarmi senza sentirti assiduamente scorrermi dentro, come mare indomito mosso dal mio amore.
Se ti giungesse (davvero) anche soltanto una piccola onda del mio sentire, allora capiresti e lasceresti soltanto il tuo istinto a capitanarti, nella sua piena essenza, immacolata dalla ragione o da qualsiasi altro costrutto di cui hai fatto carico in questa tua vita, ma che nulla ha a che fare con la purezza, quella dell'animo, del sentire, dell'essere.
Occhi chiusi, orecchie tappate, cuore sopito, razionalità esasperata, così, da sempre, 'mi accogli', senza, però, contemplare la forza esistenziale delle verità antiche che ineluttabili si perpetuano e che sempre, prima o poi, si svelano e palesano.
Tutto dentro me è sovrabbondante, tanto incontenibile, ma, suo nolente, inespresso, che la mia anima si estende e si deforma nel vano tentativo di far giungere a te il mio amore, impaziente di ricongiungersi al tuo cuore.
Vorrei tanto svegliarmi una mattina e trovarne l'uscio da te dischiuso che mi inviti ad entrare; desidererei tanto che un giorno ti lasciassi veramente amare, nella veste che vorrai tu, ma davvero col cuore aperto, pronto ad accogliere il mio amore che null'altro desidera, se non entrare in te, semplicemente, e in te vivere.
Lo farai mai?
Svincolati e liberati da tutto ciò che esperienze e pensiero hanno cucito sulla vera essenza delle cose, contaminandole ed annebbiandole in timori ed inutili prigioni, e poi ascolta solo per un attimo il mio cuore.
Per una volta sola, ascoltami, ascoltati, fidati di me.

2 aprile 2016

Categoria: Lettere

da Anonimo

. è inconcepibile difendersi da un sentimento così bello, chiudersi come un riccio, precludersi ogni possibilità di essere felice...

4 aprile 2016

da Anonimo me

Una dedica ammirevole, piena di amore ricca di sfumature e scorci che fanno viaggiare e sognare. Mi chiedo come mai si preclude all'amore..cos'è Che ti fa intuire questo, onestamente penso ci sia di fondo un altra storia. Mi piace leggerti anche se francamente penso non sia per me. Tanti saluti

5 aprile 2016

da Swallow

La storia è complessa..e disseminata a scorci nelle mie dediche che scrivo qui, da febbraio dello scorso anno a questa parte.
Chiaramente manca il contributo della controparte, ma a parte questo, non ci sono altre storie di fondo che rimangono celate.
Per il resto, per quanto mi riguarda, è tutto esattamente per come lo pongo ed esprimo.
Diciamo che comunque il vero senso di tutto ciò che scrivo, può essere colto appieno solo dalla persona a cui mi rivolgo.
La preclusione rimane una conclusione riassuntiva paradossalmente "dell'evolversi" del nostro rapporto nel tempo che, piuttosto (e purtroppo), è rimasto involuto e persino regredito, se proprio vogliamo dirla tutta. Non per mia scelta, ma nel rispetto dell'implicita sua.
L'unico potere che ho risiede nel mio cuore, ovvero amare. E ho la consapevolezza che l'amerò per l'eternità, qualsiasi siano adesso e, poi, saranno in futuro le sue scelte.

6 aprile 2016

da Anonimo me

Ho dedicato un Po del mio tempo a leggere le tue lettere..mi chiedo se tu pensi ci possa essere il destinatario nascosto in questa chat e cosa te lo fa dedurre. Poi perché parli di un Amore "regredito"...se poi il vostro cammino si incrocia e sembra come proseguire senza innazalsi e decollare, cosa ti da la forza e la speranza che non sia unilaterale... questo si evince dalle tue parole un amore grande ma non Reale cosa ti lega che non ti fa abbandonare, pur non avendo riscontro..(Forse è solo una tua illusione). Voglio capire fino in fondo le tue parole 'occhi chiusi orecchie tappate cuore sopito' perché oltre alla semplice spiegazione di un vocabolario possa darti..Tutto Sembra legarsi magicamente ma tu non fai niente per plasmarlo...cosa ti blocca.

7 aprile 2016

da Swallow

No, non penso che sia qui, scrivo principalmente per me, ma pur lasciando aperta una porta al destino che se si vorrà palesare in una certa maniera, porterà i suoi occhi ad imbattersi nelle mie parole, e altrimenti nulla. So che sia piuttosto surreale come eventualità, ma, come si suol dire, nella vita non si sa mai.
Non parlavo di un amore regredito, ma, piuttosto, del nostro rapporto.
Non è una storia d'amore, è la storia di un amore quella di cui parlo, c'è differenza.
So con certezza soltanto cosa provo io e sono pienamente cosciente che, evidentemente, al di là della natura del sentimento dall'altra parte, non si parla comunque della stessa profondità di sentimento da ambo le parti, altrimenti la situazione sarebbe ben diversa.
Ma per me permane lo stesso un amore reale, in quanto è reale e immensamente profondo ciò che provo.
Vedi, per me la concezione d'amore vero è quella di amore incondizionato. Non si ama per avere un ritorno, nemmeno nel sentimento, per quanto l'equilibrata corrispondenza nell'amore da entrambe le parti sia certamente la condizione ideale da viversi.
Amore incondizionato è esattamente quello che provo nei suoi riguardi. Sulla corrispondenza mi è andata male, che ti devo dire, ma questo non svalorizza assolutamente il mio sentire che amore è.
Il nostro percorso si incrocia in toccate e fuga, ogni mille mai ci vediamo, sparisce, poi magari mi cerca per raccontarmi un fatto importante, poi sparisce di nuovo, poi ci vediamo, mi propone ogni volta nuove occasioni in cui poterci rivedere e poi sparisce di nuovo, ecc.
Non c'è un equilibrio, non c'è una costante, non c'è una logica di fondo e io non ci capisco più nulla, cosa ricerchi davvero in me, come mi recepisce, ecc, ma chiusure definitive non ce ne sono state.
Mi sono fatta l'idea che quando mi ha davanti un po' delle sue difese si sgretolino, per poi tornare, però, ad ergerle una volta che siamo nuovamente distanti.
Non mi illudo di nulla, ma nemmeno demordo, perché? Innanzitutto perché, come dicevo prima, il mio è un amore incondizionato e conseguentemente non cambia ciò che è in base ai rimandi che mi tornano; seconda cosa, perché nei suoi confronti ho delle premunizioni e mi capitano delle cose particolari da sempre, tali per cui, sono convinta che ci sia qualcosa di particolare che ci lega (e ho avuto anche delle conferme inaspettate in merito), è pur contando che sono io quella che recepisce, rimane il fatto che se mi è possibile arrivare così in là e nel profondo di una persona, è perché il canale è aperto anche dall'altra parte. Terza cosa, ma non ultima, sento un legame molto profondo tra noi dal primo nostro incontro e seguo il mio istinto nel cercare di onorarlo e prendermene cura, per quanto mi venga consentito di farlo. Certo, mi piacerebbe venir aiutata con compartecipazione più attiva, ma non mi arrendo anche per questo, perché ci credo, credo in quello che sento e nel senso che ha, ma a parole è difficile da spiegare e farmi capire.
'Occhi chiusi, orecchie tappate e cuore sopito' è soltanto una metafora per esprimere sia il fatto che non ha mai voluto ascoltarmi nel profondo (più avevo da esprimere, più mi arrivava la sensazione che qualcosa nel suo animo non fosse pronto ad accogliere ciò che avevo da dire. Rimango, perciò, con tanto da dire e con nessuna possibilità per farlo. Se me la desse, mi aprirei) e sia il fatto che ha messo barriere razionali al suo stesso cuore e sentire.
Cos'è che mi blocca? I muri che indirettamente mi vengono posti e che rispetto, tanto che sarei felice anche solo di un'amicizia, di quelle vere, perché, al di là di tutto, la cosa che mi preme maggiormente è di poter essere una valida presenza nella sua vita.
Comunque il morale della fiera sai qual è? Che vengo ritenuta troppo piccola per qualsiasi ruolo, cosa che mi ferisce profondamente, un po' per come sono di carattere, un po' per il vissuto che ho avuto, un po' come donna, ma, ad ogni modo, principalmente il problema è ed è sempre stato l'età.
Sarò presuntuosa magari, ma rimango convinta che se non ci fossero tutti questi anni che ci distanziano, le cosa fra noi si sarebbero evolute in modo nettamente differente.
Perdona il mio dilungarmi.

8 aprile 2016

da Anonimo me

Il tuo esprimerti sembra tangibile, eppure mi rimane qualcosa di incompiuto in tutto il tuo dire. Da quanto hai descritto con lui anche se sporadicamente hai un rapporto benché sia non abbastanza" avete un certo scambio di opinioni?.. Sai la tua storia sembra la mia che strano il modo tuo di raccontarti mi tiene incollato a questo schermo sembra come aspettare il nostro prossimo episodio.. un Po come l'altra amica 'amo i libri'sei per caso sei lei; che ti scomponi e ricomponi per ritrovare lui. Sempre se ti va aggiungi qualcosa che mi possa far capire che sia tu. Grazie "

9 aprile 2016

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