Carta Bianca

da Amo i libri

e ho visto la pioggia scivolare sulla finestra e sembravano lacrime su di un volto, e ho pensato che quest'acqua in un luogo nuovo, a me non conosciuto non farebbe tanta pena, ma poi d'improvviso si trasformano le gocce in finissimi aghi e poi pallini lievissimi svolazzanti come quelle che cadrebbero in tundra, dove vorrei essere in questo momento, lontano via dalla pazza folla, che ti strappa gli abiti, ti caccia gli occhi addosso, ma io guardo la splendida caduta di piume d'angelo, e penso il dono di poterla vedere, anche se qui che e' tutto cosi' caotico e insulso, questo correre e affannarsi. Penso a ieri che piacere quei pruni rosa, lilla, e bianchi il loro soave profumo mi ha giovato, ma oggi chissa' come soffriranno quei teneri fiorellini.

16 marzo 2016

Categoria: Carta Bianca