Pensieri

da Riflettevo

Siamo sempre nel mirino di qualcuno, veniamo interpretati perché nessuno può entrare nella testa di nessuno, e spesso si sbagliano sul nostro conto. Perché è impossibile conoscere l'anima di una persona se non le si entra negli occhi e se si pretende soltanto di farlo. Siamo costretti a muoverci come soldati sul campo di battaglia, perché fuori dalla porta non siamo mai sempre al sicuro. Nessuno è buono e chi lo è prima o poi finisce di stancarsi di essere usato e cambia. Ho conosciuto davvero poche persone che posso definire buone, le quali molto raramente si lasciavano sovrastare dalla parte di buio che c'è in ognuno di noi, e se succedeva chiedevano scusa, però non erano felici, annegavano anzi nelle loro ferite, perché si tenevano tutto dentro fino a bruciarsi, piuttosto di non far del male. Come me. La bontà viene sempre usata dai malvagi, perché tendono a pensare che sia un segno di debolezza, quando è il simbolo della purezza della vita.
Nessuno, e dico nessuno, si merita del male. Eppure non esiste mai una totale serenità, nemmeno nell'amore.
Molto spesso feriamo senza nemmeno saperlo, o veniamo feriti e gli altri non lo capiscono..e diventa un combattimento silenzioso senza vincitore e sconfitto.
Ho visto che tendiamo a rovinare tutto, come pazzi, senza nemmeno un sincero motivo. Ho toccato il freddo, vissuto il caldo, eppure non ci accontentiamo mai. Sembriamo sempre alla ricerca di qualcosa che nemmeno la mappa del tesoro può risolvere. Perché ogni persona vorrebbe che tutto fosse come desidera, ma non è mai così sempre, solo per rari momenti, per questo si dovrebbe essere in grado di coglierli e assaporarli. Sono quelle le nostre vittorie più belle.
Ciò che abbiamo nella testa non è ciò che sta al di fuori.
Ho imparato che bisogna vivere senza aspettarsi nulla in cambio dagli altri, e aspettandosi, allo stesso tempo, che tutti possano fare qualsiasi mossa, a nostro favore come no, anche se li teniamo molto vicini al nostro cuore. Perché non sempre gli alleati si rilevano amici e i nemici reali ombre da combattere.
Viviamo in questo caos e siamo allo stesso tempo parte di tutto questo, e se questo è come una guerra allora lotta sempre per coloro a cui tieni, perché è la sola cosa che ne vale la pena, anche se può succedere che un giorno andrà tutto male. Ma almeno avrai combattuto per qualcosa a cui tenevi. Alla fine la felicità tanto arriva sempre se la si sa cercare.
Se mi guardo attorno, vedo che ogni cosa è nata fragile, uno sbaglio e tutto si sconvolge, eppure la perfezione non esiste. Non si può raggiungere, se non in qualche momento in cui ci sembra sia a un piccolo passo da noi. E allora perché ci torturiamo così? Alla fine, basterebbe respirare, senza pensare di essere soldati, ma noi stessi. Cercando di capire ed accettare gli altri, mettendosi nei panni di ciascuno e applicando solo una regola "Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te".

2 febbraio 2016

Categoria: Pensieri