Vita

da Andrea

Quando finiva la scuola mi prendevano di mira, parlavo poco..mia madre era sempre in ospedale e..non potevo confidare a lei ciò che subivo, c'era la sua malattia da combattere, ed insomma tenevo tutto dentro.Un giorno uno di questi bulletti gettò in terra una caramella..mi intimo'di raccoglierla e mangiarla, persi le staffe e gli feci ingoiare i denti.Pagai a caro prezzo quel gesto di rabbia, fui sospeso da scuola e mio padre dovette sborsare diversi quattrini alla famiglia di quello stupido.Da quel giorno nessuno osò più avvicinarsi a me.La delusione più grande furono i professori, sapevano ma lasciavano correre e talvolta sorridevano divertiti.
Volevo scrivere un pensiero per la ragazza di Pordenone che si è gettata dal balcone, anche lei vittima di questi bulli del c...o, meglio parlare sempre, confidarsi,mai avere paura.
Gli dedico Guerriero di Marco Mengoni, riprenditi presto e sorridi.

18 gennaio 2016

Categoria: Vita

da Luna

Che belle parole. Grazie di aver condiviso la tua esperienza qui. Anche io quando frequentavo le scuole medie venivo talvolta presa di mira, non dai miei compagni di classe, ma da alcuni alunni di altre sezioni più grandi. Che poi ripensandoci, a me sembravano degli adulti ma avranno avuto tredici o quattordici anni al massimo. Come cambiano le prospettive. Ad ogni modo, alcuni di loro quando mi vedevano passare nei corridoi mi prendevano in giro, io avevo paura. Non è mai successo niente di grave, non mi hanno mai toccata in realtà o costretta a fare cose che non volessi, non oso immaginare alcuni ragazzini che hanno veramente subito atti di bullismo che cosa abbiano dovuto soffrire. Io ai genitori di chi commette atti del genere li appendere al muro. Se loro non appendessero i loro figli. Come dicevo, avevo paura. Li evitavo, pregavo non mi notassero mentre entravo o uscivo da scuola, la sera nel mio letto immaginavo di essere invisibile e di bucare le ruote dei loro motorini. Ma non ho mai detto nulla ai miei genitori. Non so spiegare il motivo. Forse perché non mi hanno fatto mai veramente del male. E proprio ora, mentre scrivo mi chiedo, e se fosse successo, mi sarei confidato con qualcuno. L'ipotesi che non l'avrei fatto mi fa provare uno strano senso di tristezza. Anche a me ha colpito molto la storia di questa ragazzina. Mi ha colpito la frase riportata dai giornali, se è vera, "adesso sarete contenti". Quanta disperazione dev'esserci stata dentro di lei per arrivare a tanto? Ragazzi, ragazzini, restate uniti contro il bullismo. Tutti quanti uniti.

18 gennaio 2016

da Anonimo

Purtroppo i bulli sono il frutto di una maleducazione dei genitori che spingono questi piccoli teppisti a usurpare la dignità degli altri coetanei. Personalmente se mi accorgessi che mio figlio si comporta così, userei il vecchio metodo di una bella sberla nei denti. Così forte da fargli ricordare il dolore... lo obbligherei a chiedere scusa pubblicamente a compagno vittima dei suoi "abusi", a chiedere scusa alla maestra/insegnante... e solo per ultimo il dialogo. TROPPO SPESSO QUESTI COMPORTARMI VENGONO TOLLERATI PROPRIO DAI LORO GENITORI.

18 gennaio 2016

da Angy*

Ciao Andrea, grazie per aver fatto conoscere la tua tristissima storia della tua vita, sentire al tg certe orribili cose fa male a tutte le persone oneste...credimi che fa male tantissimo, vorrei che tutte queste persone che subiscono questi abusi trovino il coraggio nel chiedere aiuto alla propria famiglia, io l'ho fatto perchè anch'io sono stata vittima di uno stupido compagno di classe che essendosi invaghito di me e io non ricambiando i suoi sentimenti, scriveva sulla lavagna il mio nome come comportamento scorretto durante la momentanea assenda del Prof. quindi io mi prendevo la nota da presentare ai miei genitori per poi presentarmi a scuola accompagnata da uno di loro, per discutere con il Prof. del mio comportamento scorretto in classe durante l'assenza del Prof. Io raccontai a mio padre le cose, mi accompagnò a scuola a parlare del mio problema che ormai stava diventando insostenibile, la mia nota venne cancellata, e il mio compagno di classe fu sospeso dalle lezioni per un certo periodo e perse di credibilità e di fiducia dei Prof. Io avevo risolto il mio problema, grazie anche ai miei compagni di classe che testimoniarono l'accaduto e io mi salvai dai brutti voti e da lui per l'intero anno scolastico. Vorrei che ci fosse più unità nelle persone per eliminare certi elementi, e strutture idonee per educarli. io non dò le colpe alle famiglie per la mancata educazione, ci saranno anche queste situazioni non ne dubito, ma sono casi già sotto controllo da parte delle persone già segnalate a queste difficoltà. Certe cose se si è uniti tra compagni trovano poco spazio, non si può essere complici di tale barbarie..è disumano e catastrofico per chi lo subisce. Bisogna avere rispetto di tutte le persone, non bisogna mai far sentire inferiore nessuno e tantomeno giudicare la vita degli altri, rispetto e dignità a tutti. Non abbiate paura di parlare delle vostre difficoltà con le persone che vi vogliono bene..come non credo che un'insegnante diventi complice dei vostri abusi..ci sono le autorità per denunciare certe persone, chiaramente con le prove per dimostrare che l'insegnante stà commettendo un'abuso o quant'altro su l'alunno. Ci vuole unità di classe per averla vinta con certe persone. Speriamo che almeno sugli insegnanti di vivere sereni, e di non dover mai preoccuparci di certe cose, anzi loro siano sempre la spalla di tutte quelle persone che subiscono certe atroci barbarie. Grazie Andrea per aver dato modo di parlare di questo argomento molto delicato e così importante che stiamo vivendo anche in questi giorni, speriamo che la ragazza di Pordenone guarisca presto, e la sua sia una vittoria con la vita e su certe persone, e che naturalmente vengano punite ed educate come meritano. :) Angy*

20 gennaio 2016 - Cagliari