Lettere

da Meg

Hai sempre avuto un malinconicissimo sguardo triste, che a tratti pero si incendiava magnificamente, rivelando bagliori incandescenti, raggi di pura luce che riuscivano a levigare gli spigoli che ho dentro.Il tuo sguardo magico, solenne,mutevole, é quanto di più bello tu possa portare con te, ed é proprio quello che ti rende bellissimo.Ridi poco, ma quando lo fai e lo fai sinceramente, io riesco a sentire fino in fondo ciò che mi tiene legata stretta a te.Io non credo che quando tu mi vedi passare non subisci quel piccolo strappo fastidioso che ti scuote dal torpore di questi pomeriggi di ottobre.Non ci credo che quando mi vedi camminare, parlare e ridere tu non avverta un po di rimpianto per avermi lasciata andare via nonostante io fossi proprio, esattamente,fra le tue mani.Non voglio credere che non ti sei mai fermato a pensare a tutto quello che era successo fra noi, a quelle lunghe assenze e poi a tutti quei baci, quelle parole che non so ancora perché sono state pronunciate.Il punto, la somma, il riassunto piu spicciolo e banale é tu, con la tua reticenza, col nero inchiostro dei tuoi occhi, con l'avorio perfetto della tua pelle, con il tuo odore che sapeva di prato e di follia, mi hai portata sull'orlo del precipizio.Tu, con tutto quello che sei, mi hai creato una frattura in piu punti, hai giocosamente sconquassato le mie ossa e spostato e rispostato la combinazione della mia anima.Sei stato lontano, sfuggente,e poi caldo come quando d'inverno di scaldi davanti al fuoco, sei stato neve che si mischiava al fango e che mi sporcava, e che mi gelava.Tu sei stato solo rovina e un Po di dolore, sei stato il tremendo ingresso di un diavolo che mi avrebbe corrotta, tentata,cambiata.Hai avuto mille facce ai miei occhi, quella del giovanissimo ragazzo sbandato, privo qualunque scopo o di uno straccio di certezza, e allora amavo quel tuo non avere un futuro, quella tua tenera fragilità nel cercare sempre il consenso nella mia faccia.Ti ho visto come un abile piccolo e bravo seduttore, che da cosa fare e sa fare e allora ho amato di te quel tuo candido e sincero menefreghismo.Ti ho visto come un ragazzo solo e triste, che non veniva compreso, e allora amavo quella tua tristezza, la amavo alla follia, amavo ogni ombra che oscurava il tuo volto, amavo persino le tue lacrime.Ti ho visto come irresponsabile immaturo e str.onzo sempre pronto a fregare il prossimo, me compresa, e di te ho amato ogni molecola della tua immaturità ogni sfumatura del tuo essere str.onzo e vago.Tu mi piacerai sempre, sempre e non posto mai dire di averti.

13 ottobre 2014

Categoria: Lettere

da Anonimo

È bellissimo.. e soprattutto commovente..

13 ottobre 2014

da Amante

Incantevole!!Meravigliosa. Mi e' parso di riconoscete Lui fra le tue pagine di profonda passione. non avrei saputo fare meglio. Grazie xche' con la Tua dedica hai dato sfogo ai.miei pensieri...E non saro' mai Sua...Lui non mi vuole...
Splendida!!!

13 ottobre 2014