Lettere

da meg

Al buio tu arrivi puntuale mio chiarissimo fantasma, guardiano dei miei incubi.Ogni giorno ti vedo passare, il sole illumina la tua pelle, il nero petrolio dei tuoi capelli, e tu passi, guardi,e guardi sempre con quegli occhi mesti, tristi.
Mi piacerebbe sapere perché mi guardi cosi, mi piacerebbe perché hai fatto di tutto per allontanarmi e a me pare che a volte tu mi guardi come se io ti avessi fatto subire qualche grave torto o ingiustizia.Mi guardi con quella tristezza mista a delusione e poi abbassi lo sguardo.Non credo che tu smetterai di qui a poco di farmi battere il cuore, non credo che tu non ni consumerai fino alla fine.Questo cielo coperto e buio mi ricorda il colore dell'inquietudine che risplende nei tuoi occhi, e mi ricorda che a volte avrei bisogno della tua spalla su cui piangere e del tuo petto su cui appoggiarmi.Mi ricorda soprattutto che sei parecchio lontano, e che da tempo hai smesso di pensarti.
Beh...io non posso smettere di farlo, non posseggo il privilegio di poter scegliere purtroppo, perciò mio malgrado devo pensarti continuamente e devo nascondere il tremore che sento quando ti vedo.Mi verrebbe solo voglia di mandarti aff.anculo, sei stato un cataclisma, una bomba nucleare che è esplosa nel bel mezzo della mia vita.E che mi perdoni il cielo ma io ho una voglia senza fine di abbracciarti e sia quel che sia non dimenticare mai che non potrò mai smettere di sentirti dentro come fossi un dardo avvelenato, tu sei l'infezione dalla quale mi é impedito guarire, sei la mia piccola e ricorrente malattia, il mio combo di guai, il mio terno al lotto di sfortuna.Notte sogno.

8 ottobre 2014

Categoria: Lettere