Lettere

da Anonimo

Oggi uscirò solo perché spero di vederti, e guardarti da lontano mi basterà, te l'ho già detto una volta, a me basta guardarti e respirare.Chissa se tu hai veramente compreso ciò che volevo dirti con quelle parole dettate dal sentimento distruttivo che avevo per te, non so se ne hai colto la passione, la disperazione.Ho parecchia voglia di gettarti le braccia al collo e di essere ancora una volta osservata dai tuoi grandi occhi, mi piacerebbe ancora vederti sedere vicino a me, sentire le tue mani sfiorarmi per sbaglio, o sentire la tua schiena contro la mia.Ti sedevi sempre appiccicato a me, e mi ricordo quanto ciò mi facesse arrabbiare, perché non ho mai capito se lo facevi apposta o solo per caso, ma qualunque fosse il motivo la tua vicinanza fisica mi turbava profondamente.Mi studiavi attentamente, con cura, notavi la spallina del reggiseno che mi era scivolata, e prontamente la tiravi su, e tu non sai cosa scatenavano in me quelle tue dita sulla mia spalla.Si ci attraevamo, credo che negarlo ora non avrebbe senso.C'era quella misteriosa cosa Chiamata chimica che ci spingeva l'uno contro l'altro, credo fosse lei a farti avvicinare a me, credo fossero i nostri corpi vicini a provocare quei miei mal di pancia e quelle notti insonni.Si credo che i nostri corpi sapevano meglio di noi cosa provavano e credo, ad oggi, che anche tu sentivi muoverti qualcosa giu per lo stomaco quando mi vedevo arrivare o quando ti guardavo in faccia con lo sguardo di chi ha qualcosa da dirti che pero non dice.E credo che tu sapevi che cosa dicevano quei miei sguardi, cosi come io sapevo cosa volessero dire i tuoi.Vorrei poterti solo vedere oggi, chiedo solo questo.

28 maggio 2014

Categoria: Lettere