Ti amo

da Giuseppe per Francesca

L'assurdo è proprio questo, avere la paura di perderla e allo stesso tempo non fare niente per averla, immaginare ogni più piccola azione come impensabile, immaginare un semplice sentiero di campagna come fosse un Everest da scalare senza aver mai scalato neppure un colle. La paura che finisca qualcosa che ancora non è iniziato, allo stesso tempo la voglia di vivere avidamente ogni istante della propria vita senza riporre troppa fiducia cieca nella certezza della presenza di un domani. Io sto vivendo ora proprio in questo momento in cui di getto scrivo ogni pensiero che mi passa per la mente come uno stormo selvaggio e indomabile, ma il sole nella giungla del mio flusso di coscienza c'è e sempre ci sarà: sei tu.
È assurdo sentire dentro di se flussi così contrastanti, correnti di aria calda si scontrano con correnti di aria fredda che generano tornado dentro la mia anima, pareti di acqua calda si scontrano contro il ghiaccio. Il freddo è l'immobilismo di una paura sorda, cieca, pesante, e il caldo è la passione sacra dell'amore' che sospinge ogni cosa, e a ogni cosa da consistenza. Devo almeno provare a farti mia, la vita è troppo breve e dolorosa di per se per avere rimorsi e rimpianti, la realtà è tagliente e dura come acciaio ma al contempo può e deve essere le braccia di colei che ami che ti proteggono, il dolce profumo dei suoi capelli, il tenero e profondo colore dei suoi occhi, che tocca le corde più profonde dell'animo mio, torbido e tormentato. 
Se io ti perdo la colpa ricade unicamente su di me.
Ti amo.

2 settembre 2013 - Roma

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