Genitori e figli

da Marco per PAPA GIULIO

Mi hai insegnato a combattere,
a credere e amare.
Mi hai reso la persona
che sono, mi hai resa forte
e indipendente, ma non ho ancora
imparato a vivere senza te... Eccomi arrivato a 31 anni e dopo tanto tempo che non avevamo piu dialogo... tante incomprensioni... dovute al mio carattere burbero.. testardo... siamo riusciti a scambiare due parole serie da padre a figlio e forse per la prima volta siamo riusciti a capirci veramente... sicuramente nella mia vita mi ti sono goduto veramente molto poco... per tante problematiche che la vita purtroppo ci ha messo difronte... ma fondamentalmente quello che importa ora e' lo stare bene... nella speranza che la salute ci dia sempre la possibilita' di stare accanto ed essere una famiglia semplice.. umile... ma con tanta salute... non riesco di persona quando ti sono accanto a dirti quanto sei importante per me... perche quel mio caratteraccio chiuso non mi permette di esternare cio' che provo veramente per te... sai solo quando hai paura di perdere veramente una persona si capiscono tante cose... e spero che un giorno io sia un papa speciale come lo sei stato tu per me... sabato ho fatto uno dei piu bei match da quando combatto... ho ricevuto tantissimi complimenti e ho lottato come un guerriero... non mi sono mai arreso neanche quando in un momento ho barcollato... ti ho pensato ho riabbassato i guantoni e ho continuato la mia guerra fino alla fine del match... mi avevi promesso che saresti stato al mio angolo per tifarmi e starmi vicino... ma purtroppo questo non e' stato possibile... ma so in fondo al mio cuore che sei e saresti stato orgoglioso di me... perche' ho imparato da te a non arrendermi mai... Vecchio mio,
posso chiamarti così?
Vorrei esser come te
inossidabile alle incurie
del tempo, fermo e saldo
nel cammino della vita.
Sei il faro acceso dal quale
evincere la via e il giusto
passo. con stima e rispetto tuo figlio marco

12 marzo 2013 - Roma

Categoria: Genitori e figli