Genitori e figli

da Megghi

Scrivo qui perchè ho bisogno di sfogarmi, lasciare tutti i pensieri senza preoccuparmi dei limiti e di non annoiare chi mi ascolta.
Io non ce la faccio più, sto iniziando a provare qualcosa di peggiore di quello che è il normale 'sentimento di scontro' verso i genitori. Non riesco più a guardare in faccia mia madre da tempo, e sono stata obbligata ad essere gentile con lei, così ogni parola o sorriso che le rivolgo è estremamente forzata. Quando raggiungo il limite la insulto, e quello che è peggio è che mentre lo faccio VOGLIO ferirla. Non perchè voglio che stia male, ma perchè credo sia l'unico modo che mi sia rimasto per aprirle gli occhi. Non so cosa stia cercando di fare, con tutti questi limiti che mi impone: niente cellulare fino alle diciotto del pomeriggio (ho diciassette anni, amici e un ragazzo: non sono un'emarginata sociale che con o senza telefono non cambia niente); non posso dormire nè mangiare fuori, posso guardare la tv in limitati orari di tempo (dalle due alle tre), e se voglio dormire al pomeriggio posso farlo massimo fino alle tre e mezza. Se ricevo amici in casa (il che capita spesso, perchè casa mia è la più raggiungibile in bicicletta) non possiamo stare in camera e dobbiamo stare in salotto, a porte aperte.
Il tutto da quando, tre mesi fa, ho mentito ai miei genitori: non volevano farmi uscire di casa da un mese, perchè non si accontentavano dei miei risultati scolastici (che, credetemi, non sono affatto bassi, anzi!) così ho detto loro che dormivo da un'amica, e sono potuta andare in discoteca (fino all'una e mezza, non fino alle cinque del mattino: non sono una che esagera appena può) per poi dormire da questa. Loro l'hanno scoperto e mi trattano come se fossi una mente criminale. Io volevo solo divertirmi, per UNA sera. Per UNA sera non volevo avere il loro fiato sul collo, mia madre che mi chiama ogni mezz'ora, e mi fa mille domande, per una sera non volevo tornare a casa alle undici quando per tutti gli altri la serata era appena cominciata, per una sera volevo stare in pace dalle persone che invece che aiutarmi sembrava mi stessero ostacolando in tutto.
Bene, capisco il motivo della loro arrabbiatura, delusione, tutto quello che vi pare. Magari punizione per due settimane, tre, dai. TRE MESI DI TOTALE AGONIA. TRE. ''Non ti sei ancora riconquistata la nostra fiducia!''
La vostra fiducia? Ho dei voti a scuola da prendere, e anche alti, una vita sociale che da quando non posso più uscire è sempre più difficile da mantenere, ho mille cose da fare, e dovrei preoccuparmi della loro fiducia?
Come me la riguadagnerei poi? Fingendo mille sorrisi alle persone che non sopporto? Tenendomi dentro il mio rancore? Obbedendo alle loro stupide regole inutili? Perchè dovrei lasciare che i miei genitori mi complichino la vita sociale senza dire niente?
Io le ho provate tutte: sincerità, falsità, maniere forti, maniere gentili, ho provato a 'marcar bene' fingendomi interessata a qualche convegno nella mia città, NIENTE. Sempre più limiti. Quale sarà la loro prossima mossa? Costringermi a tagliarmi i capelli? Costringermi a vestirmi sempre di verde pisello? O costringermi a leggere il giornale francese, fare una traduzione un riassunto di ciascun articolo? Si accettano scommesse!
Ogni secondo che passa mi rendo sempre più conto di quanto io non riesca più a stare con loro. Non riesco più a sedermi a tavola e sentire mia madre che si lamenta di tutto quello che succede, che ogni volta sembra inventarsi nuove regole, nuove offese o nuove scuse per non farmi uscire; non riesco più a sentirmi dare della bugiarda solo perchè in passato ho detto una bugia, bella grossa sì, che però era l'unico modo che mi consentiva una scappatoia da questa agonia;non riesco più a sopportare di sentire la frase 'tu non puoi fare quello che vuoi' quando non hanno nemmeno il coraggio di ASCOLTARE quello che voglio, e cercare di capire perchè lo voglio. Non capiscono quello che è importante per me. Loro credono che per me siano importanti solo i vestiti e andare in discoteca e uscire il sabato sera. Invece per me è importante uscire perchè mi permette di allontanarmi da loro, prendermi una pausa, stare solo con i miei amici e non dovere pensare ai compiti per lunedì o a quando saranno i prossimi colloqui.
Non so come fare.
Sono disperata.
Baci.

6 marzo 2013 - Ferrara

Categoria: Genitori e figli

da katya

mamma mia la tua storia mi ha commosso molto mi dispiace sono senza parole, non riesco a credere che ancora nel 2013 esistono ancora questi ragionamenti madonna non è normale... io mi chiamo katya ho 23 quando vuoi sono qui se ti va di parlare

12 marzo 2013

da wall-E

ti infligge i castighi e poi vuole che gli fai anche i sorrisini.
vuole abituarti ad accettare le sofferenze con grande piacere, e il tuo unico piacere siano le sofferenze.
un bel LAVAGGIO DI CERVELLO.
informati come si applica il lavaggio di cervello alle persone e cosa si ottiene. tua madre invece di farsi amare da te si fa sadicamente odiare, mi chiedo come suo marito possia amare una sadica così... forse anche lui ha avuto il controllo della mente con il lavaggio di cervello. informati bene di questa pratica che pochi conoscono e capirai molte cose, ma veramente molte.

15 marzo 2013 - Verona

da Isa

Mi dispiace tanto
È vero che ci sono delle regole però così è esagerato
Non pensavo che potessero esistere ancora genitori cosi

22 aprile 2013

da barbarella

Beh, credo sia dura e mi sembra proprio una situazione che non può durare..mette troppo alla prova.Forse stai capendo sulla tua pelle che mentire, forse, non è stato il modo migliore..per poter fare ciò che si desidera.Però la punizione ad oltranza messa in campo dai tuoi genitori mi sembra davvero improponibile e forse anche ingiustificata..perchè non è stroncando con punizioni che si ottiene quel ravvedimento e quella riflessione che fanno diventare padroni degli errori !
Per di più alimentare una sorta di reazione che può sfociare nella rabbia e nella rabbia messa in pratica facendo del male a qualcuno è proprio l'esatto opposto di quella riflessione serena e matura che ci vorrebbe, da entrambe le parti!Se vai a scuola..a scuola dovrebbe esserci uno sportello di ascolto con un docente che magari una mano te la può dare.
Forza!

2 giugno 2013 - Bologna