Solitudine

da anonima

l unico amore e protezione che ho ricevuto e'quello di tutti i miei cari che non ci sono piu'

13 ottobre 2012

Categoria: Solitudine

da Anonimo

Abituati a credere se vediamo, a sentire se tocchiamo, è più difficile il contatto con ciò che non sentiamo e vediamo.
Prega per la salvezza dei tuoi cari, se la loro anima è salva aiuta i vivi che li pregano, ma fallo con umiltà e senza egoismi per la tua vita, se hai dei nemici chiedi che il loro animo cambi in meglio, se sentirai dentro di te quello che preghi nel tempo vedrai cambiare ciò che non funziona nella tua vita, ma sempre con animo sincero e senza egoismi.

13 ottobre 2012

da Innamorata

Parto dicendoti che non parlo a caso: io ho sofferto tanto di solitudine, e per diversi anni. E' poi partito tutto da me: nella fede, ho cercato io i luoghi in cui si riunivano persone che davvero potevano venirmi incontro, in particolare negli ambienti di Dio... certo, non è una fissazione: prima avevo guardato in molti altri luoghi, perché non ero credente anzi... poi ho capito che se cerchi i luoghi di bene, questo bene ti ritorna. Ora ho realmente tante persone che mi sono molto vicine, che mi hanno presa a cuore e che pregano per me, che sanno perseverare nell'amore e perdonare. Questo vuol dire tanto. Per cui ritengo di non essere banale a dirti che la cosa migliore è affidarti a Chi ti ha creato/a, poi il resto vedrai che viene realmente tutto da sé.

24 ottobre 2012

da carlo per anonimo

E' una persona che soffre molto per la perdita di tutti i sui cari e il senso di protezione che le davano e tu le parli di egoismo?Lei soffre in modo individuale come ogniuno di noi soffrirebbe per questo in modo soggettivo

29 ottobre 2012

da Anonimo

Parlo di esperienze vissute, Carlo, tu stai giudicando in astratto. L’egoismo, è l’io prima di tutto e tutti, è la chiusura all’accoglienza di ciò che è attorno che non vediamo o percepiamo. E’ il contatto con qualcosa che non è facile comprendere tanto meno entrarvi in sintonia, dipende esclusivamente dalla nostra impostazione d’animo, quanto più purificato da qualunque sentimento materiale è, ( se non ti piace la parola egoismo usane un’altra) tanto più sarà facile il contatto con questa dimensione spirituale.
Il dolore è una condizione emotiva che permette di attivare la nostra capacità percettiva, non è affatto l’annientamento, ma l’inizio di qualcosa di nuovo, dipenderà da te capirlo. La preghiera invece è un mezzo, come in altri luoghi del mondo, ma permangono anche altri metodi, i Dervisci girano ossessivamente per collegarsi alla dimensione spirituale, altri danzano, lo scopo è ripetere ossessivamente un gesto, o frasi che a certi livelli fanno entrare in trance, non è che a questo mondo da millenni siano tutti impazziti, forse la cultura moderna ha perso certe conoscenze o le ha travisate. Qualcosa esiste, questo posso dire e la preghiera è un mezzo potente e sicuro, perché non si deve scherzare su questi argomenti, la preghiera per il bene dei nostri cari sembra aiutare a salvarli e se sono in una dimensione spirituale elevata aiuta anche noi, ( devi accettare la povertà del linguaggio per spiegare qualcosa che è al di là delle conoscenze umane ) non può essere usata per vincere al lotto per sconfiggere un nemico, ma per trovare serenità, ricomporre i dissidi, risolve ciò che nella vita è ostacolo, anche perché cambia la prospettiva nostra rispetto ai fatti questo capita, magari è un caso, continuare serve per raccogliere altre prove.

2 novembre 2012