Lettere

da DeboleForza per formica

Ciao amore, ti sto pensando intensamente adesso. Ho appena lasciato un piccolo squillo sul tuo telefono e mi sono lasciato andare al sogno di te, che inevitabilmente, dopo questo piccolo gesto, reclamava una bella parte d'attenzione. Immagino che stessi a lavoro: mi capita spesso d'immaginarti nei contesti più disparati; ma chissà se oggi eri bella come quando t'incontrai in centro. Non può essere che così, comunque, perché sei bella, simpatica e dolce proprio di tuo. Passare fra le pagine dei ricordi e dei pensieri che ti riguardano fa sciogliere del tutto il rigore di sempre fino a farmi galleggiare leggero d'infinita dolcezza. Avevo imparato a rinunciare ai sogni per sopravvivere... ma quant'è bello lasciare spazio alle sensazioni, senza nulla negarsi per timore di farsi male. Chissà perché poi mi viene spontaneo risentire tra i pensieri quella frase "Un angelo caduto in volo questo tu ora sei..." di Lucio Battisti. La canzone aveva ben altro senso, ma mi viene spontaneo dipingere con quell'immagine questa storia tanto insolita quanto straordinaria. Sei finita nei miei pensieri senza un vero motivo se non una serie di coincidenze fortunate che ci hanno fatto innamorare di noi. Qualcuno lassù mi vuole davvero bene per avermi dato questa possibilità di essere ricambiato in pieno finalmente e proprio da chi ho amato di più. Mi hai aiutato, mi hai reso migliore, mi hai protetto invisibile, ma sempre presente. Sei stata una custode attenta e premurosa. Non per niente la figura dell'angelo mi ricorda te. :) Adesso mi sento semplicemente innamoratissimo e altrettanto colmo di gratitudine verso te, verso chi o cosa ti ha portata nella mia vita. L'angelo si è poi incarnato nella donna dei miei sogni conflittuali e tormentati lasciandomi del tutto spiazzato, ma semplicemente felice come lo sarebbe chiunque vede avverarsi il suo più grande desiderio. Non chiedevo altro dalla vita se non un pò d'amore, perché mi bastava questo per essere felice, per riprendere ad avere fiducia negli altri, a sognare, a sorridere, ad essere l'energico lavoratore di una volta, a sentire la parte bella della vita, che rimane certamente più piccola di tutto il resto che la compone, ma che è l'unica che, rifacendosi forte, mi avrebbe dato lo scopo. Quanto sei bella... nell'anima, d'aspetto in tutto. Ti stava bene quella maglietta di quando c'incontrammo in centro. Hai una bella pelle, una corporatura elegante come la tua anima... avrei voluto sfiorarti con le dita, mentre affondavo nel tuo sguardo... . Abbiamo mani molto simili... di misura diversa ma strutturate in maniera uguale. C'è un detto che mi ripete spesso mia nonna. Dice che ci sono tante persone diverse per quanto diverse sono loro mani. Allora il fatto che abbiamo mani simili sarà un segno tangibile che le nostre anime si somigliano? Poi quella voce mentre mi parlavi di te... quell'intonazione che mi fa morire di dolcezza. C'è però un una parte di forza anche in essa, forse un riflesso dello spirito lottatore che è in te, lo stesso che ogni tanto vedo brillare arguto mentre mi emoziono perdendomi nella tua anima. Che sensazioni forti solo a pensarti, profonde, dense, rintonanti da far tremare corpo e anima di brividi. Ma adesso basta sognare... devo darmi uno schiaffone sennò qui non la smetto più. Fosse per me rimarrei immerso in te anche per sempre, perché non c'è condizione migliore in cui potrei essere più felice. Mi guardo nella cornice lucida dello schermo.. sono ritornati quegli occhi colmi di dolcezza e desiderio...ma basta adesso sognare... devo ritornare nella realtà... ma sempre tenendo nel cuore l'anima che mi dà vita.

15 dicembre 2011

Categoria: Lettere