Lettere

da me

E' per una ragazza che non frequenta il sito. Qualche consiglio sincero sarebbe comunque ben accetto. :)

Cara amica,
ci siamo ritrovate per caso ad una festa, abbiamo cominciato a parlare e da lì non abbiamo più smesso di vederci e di divertirci insieme. Ma cosa avevamo in comune io e te, se non le differenze? Scherzando ti dissi che ero il tuo rovescio, ma non intendevo certamente solo a livello fisico. Tu di me conosci solo quello che puoi conoscere. Il resto non lo capiresti, perché sarebbe impossibile includerlo nei tuoi schemi: dovresti rinunciare ai principi che fanno da base alla tua vita. Di cosa parliamo io e te? E' bello fare un pò di cultura, scambiarsi punti di vista e capirne di più di ciò che esula dai proprio orizzonti, ma poi... quando ho bisogno di confidarmi con qualcuno, di chiedere un consiglio su ciò che sento più mio non posso contare certo su di te... . Tu puoi parlarmi tranquillamente di come va col fidanzato, dei tuoi amici, della tua cerchia, dei tuoi progetti per il prossimo matrimonio, consapevole che ti ascolto, ti capisco, ti dò il mio onesto parere. Ma sai quale effetto fa tutto questo su di me? Mi mette addosso una tristezza terribile, perché tu hai trovato la tua strada ed io forse non troverò mai la mia; e mi fa male ancora di più sapere di avere di fronte una bellissima persona, sincera e di cuore, ma che con tutto mi taglierebbe fuori dalla sua vita, se sapesse come sono e cosa credo giusto. Mi dispiacerebbe tantissimo doverti perdere, ma così non posso continuare. Ci sarò sempre per te, ma, è anche vero che se devo continuare a frequentare una persona troppo diversa, e sentirmi male, anche quando sorrido delle sue pazzie e delle sue battute, forse non ne vale la pena. Le conoscenze le posso condividere anche col primo che capita su Internet, ma ai miei sentimenti poi chi ci pensa? Devo trovare qualcuno che possa capire senza spaventarsi, giudicare e scappare e questa non puoi essere tu. Potremmo essere al massimo colleghe, come mi proponesti a suo tempo, ma amiche proprio... ti voglio bene comunque.

19 ottobre 2011

Categoria: Lettere

da Lock

credo di aver capito il tuo modo di approcciarti al mondo, così come il suo.
Si può lottare contro la diversità solo se si ha un punto di incontro, mi correggo, IL punto di incontro: ENTRAMBI devono VOLER capire l'altro fino in fondo, prendere il confronto come occasione di crescita reciproca, insomma avere la medesima sensibilità.

20 ottobre 2011

da me

Grazie Lock. Appunto è questo il problema, che lei non potrà mai conoscermi per davvero, perché se lo facesse, cambierebbe opinione su di me e se ne andrebbe. Posso mostrarmi solo una superficiale disinteressata a tutto, che vuole solo passare del tempo insieme. Non possiamo legare nulla perché non ci conosciamo davvero, dato che ciò che non conosce ha una grande valenza.
Penso che la vedrò meno spesso.

21 ottobre 2011